#1#1

Dedichiamo il primo post electro a un album che ha segnato la storia; è un gentile omaggio a Warren e Casey.
#1 è un album che entra di diritto nella storia della musica elettronica. Quando fra qualche decennio, da nostalgici irriducibili delle sonorità da electroclub underground, dovremo elencare i dischi che hanno segnato indelebilmente la scena in questione, non potremo fare a meno di accostare Emerge – brano simbolo del duo di New York – e i Fischerspooner a mostri sacri del calibro di Kraftwerk, Daft Punk, Justice.
Quando ripenseremo all’electroclash e a quella straordinaria, seppur effimera, stagione dominata dall’etichetta Gigolo e dal circolo gravitante attorno alla sapiente regia di Dj Hell, non potrà non balzarci in mente – di fianco a First album di Miss Kittin & The Hacker e a Ok Cowboy di Vitalic – il primo lavoro di Warren Fischer e Casey Spooner, autentica perla.
Ebbene sì, perché #1 non è solo Emerge: è anche The 15th, straordinaria cover del pezzo della band inglese new wave – post punk The Wire, illuminata dalle rilevanti capacità canore di Casey; è Sweetness con il suo trionfo di suoni campionati; è Turn on, impreziosita da cori sinuosi; è Invisible, schizofrenica e psichedelica; è Megacolon, brano che va via veloce, tanto quanto basta a far muovere le chiappe. Si potrebbe proseguire così per tutte le track dell’album, perchè non c’è una di queste produzioni che sia fuori posto all’interno della mirabile architettura di tale lavoro, non ce n’è una che passi inosservata o meglio inascoltata. #1 è semplicemente un piccolo capolavoro, uno di quei dischi da tenere custoditi gelosamente in una teca speciale.
Se per gioco venissero a chiedermi quali sono i 5 album più rappresentativi della musica elettronica, non esiterei neanche un momento a fare il nome di #1, momento di passaggio ineludibile, riferimento a cui è stato impossibile sottrarsi per i producer che hanno lavorato dopo la sua pubblicazione. Con i dovuti distinguo può essere paragonato a Nevermind e al suo ruolo dirompente nell’ambito della musica rock.
L’electroclash è morta, vero; ma dopo l’electroclash e soprattutto #1 nulla – nella musica elettronica – è stato più come prima.   



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