Bad Dads, in un libro le opere d’arte ispirate a Wes Anderson
Gira e rigira, periodicamente un riferimento a Wes Anderson è inevitabile (e tra l’altro, chi vuole evitarlo?). Ci provo a trattenermi, ma ogni tanto devo pubblicare qualcosa che abbia a che fare con The Royal Tenenbaums o The Grand Budapest Hotel, che sia una foto, un’illustrazione o un post su qualche libro a tema. Anche perché il materiale non manca.
Il fatto è che Wes ha creato un immaginario talmente forte – tra rétro, colori soft, personaggi bizzarri e strambe avventure al confine tra età adulta e universi infantili – da aver influenzato tra gli altri una quantità enorme di artisti e designer, che hanno finito col dedicargli un altrettanto enorme quantità di opere. Non meraviglia perciò che da 5 anni a questa parte la galleria di San Francisco Spoke Art organizzi una mostra incentrata su Anderson intitolata Bad Dads (qui), con riguardo alle “cattive” figure paterne che pullulano i suoi film.
BAD DADS
Quest’anno l’incarico è stato dato a 80 artisti da tutto il mondo, che con stili diversi hanno interpretato la loro ossessione andersoniana. Ma nell’ultimo quinquennio sono stati ben 400 i nomi che si sono cimentati nell’omaggio. Adesso molte delle opere prodotte – la notizia in realtà è proprio questa – sono state raccolte in un omonimo volume, Bad Dads, che sta per essere pubblicato da Abrams Books, per l’esattezza il 9 agosto. 250 pagine a cura del solito Matt Zoller Seitz, con prefazione dello stesso Anderson e copertina di Max Dalton, che vanno ad aggiungersi agli altri 2 libri di quella che al momento è una trilogia comprendente The Grand Budapest Hotel e The Wes Anderson Collection.
Nell’attesa della pubblicazione potete farvi un giro sul sito di Spoke Art e trovare il vostro capolavoro andersoniano. L’unica cosa è che tocca sbrigarsi perché la maggior parte delle serigrafie in edizione limitata è già sold out. Io comunque il mio ordine sono riuscita a farlo. Magari anche voi avrete il vostro colpo di fulmine.
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