Festival di Cannes 2015: film, vestiti e vecchie foto

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CANNES 2015

Quest’anno – non so nemmeno perché – mi ero ripromessa di sperimentare forza di volontà e allontanamento dalle cose del mondo. Insomma volevo provare a ignorare il Festival di Cannes, che nel mio caso è un po’ come per un ultracattolico ignorare il giubileo. Non ce l’ho fatta, la forza di volontà scarsa e la passione per il Festival sono salve. E quindi sotto lo sguardo protettore di Ingrid Bergman, diamo un’occhiata come sempre alle cose serie ovvero: i film, i vestiti e le vecchie foto del festival.

 

 

I FILM

Cannes è Cannes perché è il regno dei film d’autore, delle opere prime ma anche delle pellicole di genere, dei registi orientali dai nomi impronunciabili come delle star interplanetarie. Grande è la varietà e notevole è la selezione – certo si poteva evitare Mad Max, ma poi come avremmo avuto la visione di Charlize Theron? – e di conseguenza i film che istigano ad andare a cinema. Senza contare che quest’anno ci sono ben tre titoli italiani in concorso per cui tifare. Ma andiamo con ordine.

 

IL RACCONTO DEI RACCONTI

Reazioni discordanti hanno accolto la proiezione de Il Racconto dei Racconti di Matteo Garrone. I giornalisti inglesi e americani lo hanno adorato, i francesi molto meno, gli italiani nel dubbio si sono mantenuti cauti.

Un fantasy in costume con attori internazionali come Salma Hayek o Vincent Cassel dal regista di Gomorra e Reality? Deve essere stato questo a spiazzare, ma qui non di semplice fantasy o film in costume si tratta, ma della trasposizione di tre delle 50 fiabe nerissime (La Cerva Fatata, La Pulce e La Vecchia Scorticata) che compongono una delle più antiche e affascinanti raccolte di tutti i tempi: Lo Cunto de li Cunti scritto in napoletano da Giambattista Basile alla fine del Cinquecento, contenente tra l’altro la prima versione conosciuta di Cenerentola.

Tra una Salma Hayek pronta a divorare un cuore di drago pur di avere un figlio, un Cassel re schiavo del sesso, pulci giganti e atmosfere cupe e bizzarre, Il Racconto dei Racconti riesce a parlare di passioni e ossessioni eterne e reali attraverso una fotografia pittorica e una messa in scean cruda ed elegante che niente ha a che vedere col digitale. Attualmente nei cinema, è uno dei titoli imperdibili, al di là dei premi.

 

 

MIA MADRE

Probabilmente come me avrete già visto Mia Madre di Nanni Moretti. In caso contrario vi consiglio di provvedere perché questo è uno di quei film per cui vale la pena spendere i 7 o più euro del biglietto. Il tema è quello del distacco dal genitore, del confronto doloroso con la malattia e la morte della madre. Distacco che il regista ha affrontato nella realtà è che ha deciso di trasporre attraverso una rappresentazione delicata, sentita e sobria che non indulge nel melodrammatico e perciò è ancor più commovente e profonda.

Protagonista è Margherita (una bravissima Margherita Buy), regista alle prese col ricovero della madre e con la realizzazione di un film in cui imperversa un divo americano affetto da delirio di onnipotenza: John Turturro che ha il compito di alleggerire di tanto in tanto la tristezza che pervade la trama. Moretti ha il ruolo del fratello di Margherita, attento, pacato, solido, mentre la mamma è una strepitosa Giulia Lazzarini, grande attrice teatrale qui in una delle sue rare interpretazioni cinematografiche. Ottime le critiche, specie d’oltralpe. Possibile Palma d’Oro?

 

 

YOUTH – LA GIOVINEZZA

17 minuti di applausi alla proiezione per il pubblico di Youth – La Giovinezza, qualche “buu” a quella per la critica e giornalisti spaccati tra chi osanna il nuovo capolavoro e chi ostenta sconcerto (soprattutto i francesi guidati da Les Cahiers du Cinema). Come al solito chi si prefigge di comprendere ogni singolo fotogramma delle opere di Sorrentino resterà a bocca asciutta. Comunque in pochissime parole la “trama” è questa: in una clinica svizzera per ricchi s’incontrano il musicista Caine e il regista Keitel, anziani consuoceri alle prese con rimpianto del passato e vitalismo iperattivo di chi non ha più molto tempo a disposizione. Un film sulla vecchiaia più che sulla giovinezza, la vecchiaia come mancanza di qualcosa ma in cui comunque alla fine si riesce a trovare una prospettiva di speranza. Tra scenari perfetti, personaggi felliniani, scene madri, gag ed elementi dissonanti si compie la riflessione sul tempo che passa di un autore che nei suoi film mette paure, speranze, vissuto, gusti, in pratica tutto se stesso. A rischio capolavoro.

 

 

THE LOBSTER

Della serie favole moderne e realtà distopiche è invece The Lobster di Yorgos Lanthimos. In una società futura in cui tutti devono essere accoppiati ma in modo “ordinato”, senza emozione né tanto meno amore, coloro che per un motivo o per l’altro si ritrovano privi di partner vengono deportati in un hotel dove hanno 45 giorni per rintracciare un’anima gemella pena l’essere mitologicamente trasformati in animale. The Lobster cioè l’aragosta è l’animale scelto dal povero Colin Farrell, che rimasto improvvisamente vedovo, fugge dall’hotel e commette il peggiore dei reati, quello d’innamorarsi. Futuro angosciante al riparo da turbamenti per un film che intriga non poco.

 

 

CAROL

Per quanto riguarda Carol, tratto dal romanzo di Patricia Highsmith, il regista Todd Haynes torna all’amore omosessuale ingabbiato in matrimoni di facciata nella società ultraperbenista dell’America anni Cinquanta, già messo in scena con Far from Paradise. Ma se Julianne Moore si confrontava con la tragica scoperta di un marito innamorato di un altro uomo, in Carol Cate Blanchett, ricca moglie alto borghese, s’innamora perdutamente e intreccia una relazione con una commessa interpretata da Rooney Mara. Temi ancora scottanti, sentimenti e una confezione elegante che rende tutto molto attraente. D’altra parte se bisogna basarsi su Far from Paradise e sulla presenza del duo Blanchett-Mara le premesse sono più che buone. Se poi si aggiunge il clamore creato dalle dichiarazioni ambigue di Cate su presunte relazioni con donne il film d’autore che può andar bene anche al botteghino è pronto.

 

 

 

I VESTITI

 

“Se bella vuoi apparire un po’ devi soffrire”. Che sia stato questo il mantra degli organizzatori del 68° Festival vista la polemica sui tacchi a spillo che ha animato il dress code di quest’anno? Polemica nata dopo che alcune spettatrici con tacco non regolamentare (leggi rasoterra) sarebbero state rimbalzate da un servizio d’ordine che nemmeno allo Studio 54 dei tempi d’oro. Da lì è scattato un pandemonio su Twitter con conferme, smentite e accuse sessiste come quelle rivolte da Emily Blunt che a ogni buon conto la sera stessa ha indossato i suoi stiletti. La banalità del concetto di eleganza e di donna che affligge i buttafuori del Festival è incommensurabile, c’è di buono che l’anno prossimo ci si potrà presentare anche scalze.

 

 

BEST DRESSED

 

Venendo al red carpet e alle star meglio vestite fino a oggi, le migliori sono quelle che non deludono mai ovvero le solite Cate Blanchett, Naomi Watts, Inès de la Fressange, Sienna Miller, Diane Kruger ed Emily Blunt. Di seguito la gallery, ma se volete una panoramica più completa potete dare un’occhiata al nostro Pinterest o alla pagina Facebook (ah e giacché vi trovate magari mettete anche un Mi Piace, ci farete felici :).

Cate Blanchett in Armani Privé
Naomi Watts in Elie Saab haute couture
Inès de la Fressange in Inès de la Fressange Paris
Emily Blunt in Stella McCartney
Andie MacDowell in Elie Saab haute couture
Diane Kruger in Prada
Cate Blanchett in Giles
Isabelle Huppert
Poppy Delevingne in Burberry Prorsum
Daria Strokous in Luisa Beccaria
Xavier Dolan, Sienna Miller in Lanvin e Rossy De Palma
Zoe Kravitz in Valentino Sala Bianca 945
Léa Seydoux in Miu Miu
Soo-Joo Park in Oscar de la Renta

 

WORST DRESSED

 

Ma siccome non di sola bellezza si vive ecco anche una carrellata delle peggio vestite; in alcuni casi è come sparare sulla Croce Rossa ma tant’è. Questa gallery invece e per fortuna la trovate solo qui.

Elena Lenina
Sonam Kapoor in Ralph & Russo couture
Emma de Caunes
Erin O'Connor in Ralph & Russo couture
Araya A. Hargate in Ashi Studio
Irina Shayk in Versace
Eva Longoria in Gabriela Cadena
Jane Fonda in Schiaparelli haute couture
Lucie Lucas
Lindsay Ellingson in Ulyana Sergeenko
Mallika Sherawat in Alexis Mabille haute couture
Sonam Kapoor in Elie Saab haute couture
Marie Gillain in Elie Saab
Michelle Rodriguez in Zuhair Murad haute couture
Paris Hilton
Nicole Kempel
Lady Victoria Harvey

 

 

VECCHIE FOTO

 

E finiamo come sempre con alcuni scatti memorabili dalle passate edizioni.

Cannes 1980 - Akira KUROSAWA © DANIEL GALLI / AFP
Cannes 1983 - Ben GAZZARA, Gian-Maria VOLONTE, Leslie CARON © RALPH GATTI-GABRIEL DUVAL /AFP
Cannes 2010 - Giovanna Mezzogiorno © FIF TM
Cannes 2013 - Bernardo Bertolucci - Presentazione - L'Ultimo Imperatore © FDC / G. Thierry
Cannes 2005 - Bill MURRAY, Julie DELPY © FIF
Cannes 2013 - Carey Mulligan - Montée des marches - Il Grande Gatsby © AFP
Cannes 2009 - Danny Glover © AFP
Cannes 1996 - Chiara e Marcello MASTROIANNI © BENAINOUS-DUCLOS/GAMMA
Cannes 1974 - Jack Nicholson e Cicely Tyson © AFP
Cannes 2013 - Elizabeth Debicki, Carey Mulligan e Tobey Maguire - Montée des marches - Il Grande Gatsby © FDC / G. Thierry
Cannes 1995 - L'équipe de " La HAINE " © GERARD FOUET/AFP
Cannes 2013 - Jasmine Trinca e Valeria Golino - Montée des marches - Miele © AFP
Cannes 2003 - Lambert WILSON, Monica BELLUCCI © FRANCOIS GUILLOT /AFP
Cannes 1999 - L'équipe di " Todo Sobre Mi Madre " © BENAINOUS-DUCLOS
Cannes 2014 - Léa Seydoux - Montée des marches - Saint Laurent © AFP / V. Hache
Cannes 2004 - Michael MOORE © BORIS HORVAT /AFP
Cannes 1978 - L'équipe di " Violette Nozière "
Cannes 2014 - Mads Mikkelsen, Eva Green e Jeffrey Dean Morgan - Photocall - The Salvation © FDC / K. Vygrivach
Cannes 2008 - Monica Bellucci, photocall di Sanguepazzo © AFP
Cannes 1991 - Marco FERRERI, Francesca DELLERA, Sergio CASTELLITO © BENAINOUS-REGLAIN/GAMMA
Cannes 1994 - Oleg MENCHIKOV, Nadia MIKHALKOV, Nikita MIKHALKOV © GEORGES BENDRIHEM/AFP
Cannes 1997 - Sean PENN, Robin WRIGHT, John TRAVOLTA © APES/BENAINOUS/DUCLOS/GAMMA
Cannes 2011 - Rachel McAdams - Photocall Midnight in Paris © AFP
Cannes 1987 - Yves MONTAND, Catherine DENEUVE, Paul NEWMAN © DOMINIQUE FAGET /AFP
Cannes 2007 - Rose MAcGOWAN, Quentin TARANTINO, Zoe BELL © FIF
Cannes 2013 - Isabella Ferrari, Toni Servillo e Paolo Sorrentino - Montée des marches - La Grande Bellezza © FDC / T. Delange



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