Festival di Hyères 2013: i vincitori e le mostreHyères 2013: winners and exhibitions

Da sinistra a destra: Camille Kunz, Damien Ravn, Henning Jurke, Marion de Raucourt, Shanshan Ruan, Tomas Berzins & Victoria Feldman,  Xing Su, Yvonne Poei-Yie Kwok, Xénia Laffely – Vogue.fr

 

Sempre Festival di Hyères per conoscere i vincitori e passare in rassegna le mostre visitabili fino al 26 maggio.
 Moda. Il primo premio (del valore di 15.000 euro) da quest’anno è il Grand Prix du Jury Première Vision vinto da Satu Maaranen con Garments in Landscape, che fonde haute couture e natura ispirandosi alla Land Art; 

 

Grand Prix du jury Première Vision – Satu Maaranen
 
il Chloé Award (del valore di 15.000 euro) – tributato dalla maison francese al designer che più si è avvicinato al suo stile – è andato a Camille Kunze al look appositamente creato nell’ambito della collezione maschile/femminile the boy vanishes
 
Prix Chloé – Camille Kunz e Geoffroy de la Bourdonnaye
 
il Fashion Public Award della città di Hyères a Shanshan Ruan e alle sfumature delicate di In Motion

 

Prix du pubblic et de la Ville d’Hyères – Shanshan Ruan
 
infine il Public Palais de Tokyo / Villa Noailles Award a Yvonne Poei-Yie Kwok e alle sue complesse e colorate lavorazioni.

 

Prix du pubblic Palais de Tokyo / Villa Noailles – Yvonne Poei-Yie Kwok
 
Molto interessanti anche i riconoscimenti collaterali: Mercedes-Benz consentirà a uno o più designer di presentare la propria collezione alla Berlin Fashion Week di luglio; Galeries Lafayette durante la prossima Paris Fashion Week offrirà i prestigiosi spazi di Boulevard Haussmann a Satu Maaranen, presente anche nel department store di Tolone per l’edizione 2014 del Festival di Hyères; sempre Satu Maaranen collaborerà con Petit Bateau interpretando alcuni classici del brand francese; 

 

Chloé look by Satu Maaranen – Vogue.fr
Grand Prix du jury Première Vision – Satu Maaranen
 
Marion de Raucourt volerà invece a Maiorca per un workshop di 10 giorni presso Camper

 

 
Chloé look by Marion de Raucourt – Vogue.fr
 
RA assegna a Satu Maaranen 3.000 euro e un posto all’interno del proprio showroom; Puntoseta dà l’opportunità a tutti i premiati di creare dei tessuti personalizzati.
Fotografia. Il Photography Grand Prix della giuria è andato a Liparo & Bombs, la riflessione sulla guerra di Petros Efstathiadis

 

Grand Prix du jury pour la photographie – Petros Efstathiadis
 
la borsa di studio della School of Visual Arts di New York è stata aggiudicata ad Anna Orlowska e alla sua storia di pazzia,


dotation School of Visual Arts – Anna Orlowska
 
mentre Emile Barret ha ricevuto il premio del pubblico.



Prix du pubblic et de la Ville d’Hyères – Emile Barret
 
E veniamo alle mostre iniziando dalla consueta esposizione dedicata alla storia della fotografia e all’avanguardia. Parliamo di Guy Bourdin, uno dei fotografi più provocatori della sua e della nostra epoca che con le doppie pagine per i magazine introdusse elementi fortemente disturbanti nel patinato mondo della moda. Le sue immagini a base di tacchi alti, rosso carminio e unghie laccate sono ormai onnipresenti e continuamente citate senza però la forza scorretta di 40 anni fa. 
La mostra Rough Proof ha diverse particolarità: 1) anzitutto approfondisce il legame di amicizia e sostegno tra Marie-Laure de Noailles e Bourdin; evidente in foto che riecheggiano non solo i Surrealisti – troppo conosciuti a prescindere – ma anche artisti più di nicchia di cui i de Noailles furono mentori come Eli Lotar e Jacques-André Boiffard. 2) Poi tratteggia le influenze di Man Ray, Cartier-Bresson o Robert Doisneau attraverso un percorso che si snoda tra documenti e schizzi, una selezione di riviste anni Cinquanta e Sessanta con servizi meno noti e soprattutto 80 stampe originali provenienti dagli archivi e mai viste prima. Si tratta di rough proof, quelle stampe iniziali prive di qualsiasi genere di ritocco e per questo ancora più significative nel ricostruire l’uomo dietro la macchina.

 

Composition d’après les archives de Guy Bourdin, avec l’amaible autorisation de Guy Bourdin Estate – ph. Lothaire Hucki, 2013
Donald Silverstein, (portrait de Guy Bourdin), circa 1960 – tirage d’origine, archives Guy Bourdin
Guy Bourdin (Machoires de Lapins)m circa 1953 – tirage d’origine, archives Guy Bourdin – Guy Bourdin Estate
 
Come ogni anno in mostra i presidenti delle due giurie. A Screen to the Brain – curata da Barbara Coutinho con la direzione artistica di Alexandre de Betak – è l’installazione composta da centinaia di schermi di grandezze differenti che delineano il processo creativo delle collezioni di Felipe Oliveira BaptistaImmagini, disegni, collage, affermazioni, ossessioni sparate compulsivamente sono le fonti d’ispirazione di FOB e offrono uno spaccato della moda normalmente invisibile. 

 

Carnet d’Inspiration – Felipe Oliveira Baptista
Carnet d’Inspiration – Felipe Oliveira Baptista
 
L.12.12. è il nome in codice della polo Lacoste ma anche del lavoro commissionato da Lacoste in occasione del suo 80esimo anniversario a Charles Fréger. Specializzato in reportage sulle tribù contemporanee, Fréger ha applicato la poetica oggettività dei suoi ritratti per raffigurare persone accomunate dalla passione per gli hobby più svariati: dalle cheerleader ai ballerini di bebop, dai giocatori di pelota ai ballerini di capoeira, tutti con l’immancabile polo del coccodrillo.

 

Cheerleaders, Grenoble, Isère – ph. Charles Fréger, L.12.12. Lacoste
Pelotari, Pelote Basque, Saint-Jean de Luz, Pyrénées-Atlantiques – ph. Charles Fréger, L.12.12, Lacoste
 
Estremamente interessante il percorso dedicato a Jean-François Lepage, artista/fotografo di moda che ritrae all’interno di paesaggi lunari o di bianche case vuote donne solitarie e perse in una dimensione onirica. Spesso c’è un intervento successivo sulle immagini, decostruite, tagliate e incollate per dare vita a effetti multipli. Il risultato è nel segno di un minimalismo sognante con suggestioni fantascientifiche che risentono di Bradbury e Asimov.
 
Memories from the Future, Untitled #10, 2011 – ph. Jean-François Lepage
Memories of the Future, The Other Side of the Dream #20, 2010 – ph. Jean-François Lepage
Memories from the Future, The Other Side of the Dream #19, 2010 – ph. Jean-François Lepage
Memories form the Future, Untitled #1, 2009 – ph. Jean-François Lepage
 
Si continua poi con Pierre Debusschere. Del visual artist belga, collaboratore fisso di Dazed & Confused, saranno presentati foto e video caratterizzati da austerità e solennità. Investigati i temi della bellezza interiore ed esteriore, del viaggio personale e della musica come fonte d’ispirazione. 
 
Re_Pd_Mt – ph. Pierre Debusschere
Re_Pd_Mvh – ph. Pierre Debusschere
Re-Pd_Ag – ph. Pierre Debusschere
Re_Pd_Dj – ph. Pierre Debusschere
 
Torna la vincitrice del concorso fotografico dello scorso anno Jessica Eaton con la sua ricerca sulla luce e sul colore e con un nuovo lavoro – commissionato dal Festival – sulla percezione tridimensionale dell’immagine. 
 
Studies with a Third Dimension, 2013 – ph. Jessica Eaton
 
Come già accaduto nelle altre edizioni, anche per il 2013 l’incarico di ritrarre le creazioni dei partecipanti alla competizione moda è stato affidato a uno dei finalisti del concorso fotografico del 2012 ovvero Brea Souders.

 

Piece to Place, 2012

 

La collaborazione con una rivista che condivida le caratteristiche del Festival e in particolare la scoperta e il supporto per moda, fotografia e arti contemporanee si rinnova con la mostra incentrata sui servizi del biennale svizzero Novembre.

 

Contexts, Steak Ketch by Balthazar Lovay – Tiphanie Mall & Emanuel Rossetti
Goetheanum – Nicholas Coulomb
Per finire le Galeries Lafayette di Tolone ospitano i modelli di Elina Laitinen, Siiri Raasakka & Tiia Sirén, stiliste vincitrici dello scorso anno, 
Elina Laitinen, Siiri Raasakka &Tiia Sirén
 
e di Ragne Kikas, Prix Première Vision 2012
 
Ragne Kikas
 
oltre a una collezione di video relativi ai designer che hanno partecipato alle precedenti competizioni.  
 
CNeeon
Maxime Rappaz
Jean-Paul Lespagnard
 
P.s. Per la prima volta ElectroMode è entrato nella classifica di Les Cahiers FM tra i 100 fashion blog italiani più seguiti. Non sappiamo se e quanto durerà ma grazie a tutti voi. Sulla sidebar trovate l’immagine che vi rimanda alla classifica di Marzo 2013; siamo all’83esimo posto. 

From left to right: Camille Kunz, Damien Ravn, Henning Jurke, Marion de Raucourt, Shanshan Ruan, Tomas Berzins & Victoria Feldman, Xing Su, Yvonne Poei-Yie Kwok, Xénia Laffely – Vogue.fr

 

And now let’s know the winners of Hyères Festival and the exhibitions you can visit until the 26th May.

Fashion. The first prize (15.000 euro) is the the Grand Prix du Jury Première Vision won by Satu Maaranen with Garments in Landscape, which melds haute couture and nature;

 

Grand Prix du jury Première Vision – Satu Maaranen
 
 
the Chloé Award (15.000 euro) – bestowed by the French maison to the designer who is more similar to its style – went to Camille Kunz and her look specifically created into the boy vanishes collection;

 

Prix Chloé – Camille Kunz e Geoffroy de la Bourdonnaye
 
 

 

the Fashion Public Award of the city of Hyères went to Shanshan Ruan and her delicate shadows of In Motion collection;

 

Prix du pubblic et de la Ville d’Hyères – Shanshan Ruan
 
 
finally the Public Palais de Tokyo / Villa Noailles Awardwent to Yvonne Poei-Yie Kwok and her complex and colored manufacturing.

 

Prix du pubblic Palais de Tokyo / Villa Noailles – Yvonne Poei-Yie Kwok
 
 
Also the collateral rewards are very interesting: Mercedes-Benz will allow one or more designers to showcase his or her collection to the Berlin Fashion Week in July; Galeries Lafayette during the next Paris Fashion Week will make available the prestigious spaces of Boulevard Haussmann to Satu Maaranen, who will be also present at the department store of Toulon during the 2014 edition of the Festival; Satu Maaranen again will collaborate with Petit Bateau redesigning some iconic items of the French brand; Marion de Raucourt will fly to Majorca for a 10 days workshop at Camper; RA will appoint 3.000 euro and a space in its showroom to Satu Maaranen; Puntoseta will give to all the winners the opportunity of creating personalized fabrics.

 

Chloé look by Satu Maaranen – Vogue.fr
Grand Prix du jury Première Vision – Satu Maaranen
Chloé look by Marion de Raucourt – Vogue.fr

 

Photography. The Photography Grand Prix of the Jury went to Petros Efstathiadis and his reflection about war Liparo & Bombs,

 

Grand Prix du jury pour la photographie – Petros Efstathiadis
 
the Photo Global scholarship of the School of Visual Arts in New York was awarded to Anna Orlowska and her story of madness,

 

dotation School of Visual Arts – Anna Orlowska
 
 
while Emile Barret received the Public Award of the city of Hyères.

 

 
Prix du pubblic et de la Ville d’Hyères – Emile Barret
 

 

And now let’s talk about the exhibitions starting with the show dedicated to the history of photography and the avant-garde. We are talking about Guy Bourdin, one of the most provocative photographers of his and our age who introduced very disturbing elements in the glossy fashion world.His images with high heels, carmine red and lacquered nails are already all-present and cited.
Rough Proof exhibition has some particularities: 1) first of all it analyzes the bond of friendship between Marie-Laure de Noailles and Bourdin; it’s sufficient to observe those photos that evoke not only the Surrealists but also less well known artists (of whom Charles and Marie-Laure were the mentors) as Eli Lotar and Jacques-André Boiffard. 2) Then the exhibition outlines the influences of Man Ray, Cartier-Bresson or Robert Doisneau through a path which winds among documents and sketches, a selection of Fifties and Sixties magazines with editorials less well known and especially 80 previously unseen original prints coming from the archives.

 

 
Composition d’après les archives de Guy Bourdin, avec l’amaible autorisation de Guy Bourdin Estate – ph. Lothaire Hucki, 2013
Donald Silverstein, (portrait de Guy Bourdin), circa 1960 – tirage d’origine, archives Guy Bourdin
Guy Bourdin (Machoires de Lapins)m circa 1953 – tirage d’origine, archives Guy Bourdin – Guy Bourdin Estate
 
 
A Screen to the Brain – curated by Barbara Coutinho with the art direction by Alexandre de Betak – is the installation made out of hundreds different sizes screens which outline the creative process of the Felipe Oliveira Baptista collections. Images, drawings, collages, statements, obsessions compulsively shot are the FOB’s sources of inspiration and offer a generally invisible side of fashion.

 

Carnet d’Inspiration – Felipe Oliveira Baptista
Carnet d’Inspiration – Felipe Oliveira Baptista
 
L.12.12 is the code name of the Lacoste polo but also the name of the work commissioned by Lacoste to Charles Fréger on the occasion of the fashion house’s 80th anniversary. Specialist in reportages about contemporary tribes, Fréger has employed the poetic objectivity of his portraits in order to describe the enthusiasm of leisure pursuits: from the cheerleaders to the bebop dancers, from the pelota to the capoeira players.

 

Cheerleaders, Grenoble, Isère – ph. Charles Fréger, L.12.12. Lacoste
Pelotari, Pelote Basque, Saint-Jean de Luz, Pyrénées-Atlantiques – ph. Charles Fréger, L.12.12, Lacoste
 

 

The path dedicated to Jean-François Lepage is very interesting. He portrays solitary women immersed in lunar landscapes or in empty white houses. Often there is a late intervention on the images which are deconstructed, cut and pasted in order to give life to multiple effects. The result is minimal but dreamy with Bradbury and Asimov suggestions.

 

Memories from the Future, Untitled #10, 2011 – ph. Jean-François Lepage
Memories of the Future, The Other Side of the Dream #20, 2010 – ph. Jean-François Lepage
Memories from the Future, The Other Side of the Dream #19, 2010 – ph. Jean-François Lepage
Memories form the Future, Untitled #1, 2009 – ph. Jean-François Lepage
We continue with Pierre Debusschere. The Belgian visual artist presents photos and videos characterized by austerity and solemnity. They investigate the themes of inner and outer beauty, personal journey and music as source of inspiration.

 

Re_Pd_Mt – ph. Pierre Debusschere
Re_Pd_Mvh – ph. Pierre Debusschere
Re-Pd_Ag – ph. Pierre Debusschere
Re_Pd_Dj – ph. Pierre Debusschere
 
The winner of the photographic contest of the past year – Jessica Eaton – returns with her research about light and color and a new work – a special order of the Festival – about the cubic perception of the image.

 

Studies with a Third Dimension, 2013 – ph. Jessica Eaton
 
 
As every year the Festival has commissioned to one of the shortlisted photographers of the past year – Brea Souders – the portraits of the shortlisted designers’ outfits.

 

Piece to Place, 2012
 
The collaboration between the Festival and a magazine which shares the approach to fashion, photography and contemporary arts was repeated with the show dedicated to the editorials of the Swiss bi-annual magazine Novembre.
 
Contexts, Steak Ketch by Balthazar Lovay – Tiphanie Mall & Emanuel Rossetti
Goetheanum – Nicholas Coulomb
Finally, the Galeries Lafayette of Toulon are hosting the outfits of Elina Laitinen, Siiri Raasakka & Tiia Sirén – winner designers of the last year – and Ragne KikasPrix Première Vision 2012 – in addition to a collection of videos concerning the designers who took part in the previous competitions.
Elina Laitinen, Siiri Raasakka &Tiia Sirén
Ragne Kikas
 
 
CNeeon
Maxime Rappaz
Jean-Paul Lespagnard
 
P.s. For the first time ElectroMode is included among the 100 Italian more followed fashion blogs of Les Cahiers FM rank. Many thanks to you. On the sidebar you find the picture that will resend you to the March 2013 rank; ElectroMode is the n.83.



74 risposte a “Festival di Hyères 2013: i vincitori e le mostreHyères 2013: winners and exhibitions

  1. Guy Overboard ha detto:

    La minuziosità degli abiti di Yvonne è impressionante. Le foto di Jean-François Lepage sono quelle che mi piacerebbe vedere anche nei giornali di moda, un po' più spinti.

    • ElectroMode ha detto:

      Sono pienamente d'accordo con te. Yvonne è una delle mie preferite. Ma devo dire che anche la vincitrice ha spunti interessanti. Comunque è stata un'edizione di ottimo livello, alla fine tutti i designer avevano un tocco molto originale. Riguardo Jean-François Lepage, devo dire di essermi innamorata; la foto in cucina e quella nel bosco sono semplicemente meravigliose

  2. Benedetta M. ha detto:

    Fanno paura per quanto son belli.

  3. Daniela ha detto:

    Creazioni incredibili, non ci sono parole per desciverle.

  4. Non si può dire che i modelli pecchino di originalità! Bello l'outfit vincitore, quello tutto bianco con la maglia dalle spalle gialle, è meraviglioso!

  5. Rossella Padolino ha detto:

    beh questa nonè semplice moda, è arte 🙂

  6. Lisa C. ha detto:

    Alcuni immagini della sezione fotografica sono di forte impatto visivo, ma sicuramente originali!!

  7. Cristiane ha detto:

    Molto originali!!!!

  8. Anna ha detto:

    creazioni veramente molto originali!

  9. Ady ha detto:

    bell'articolo, davvero. le foto che hanno come tema la pazzia sono straordinarie, parlano. Baci ady

    • ElectroMode ha detto:

      Grazie mille! Sì, Anna Orlowska ha svolto un lavoro particolare e anch'esso molto onirico; è stata apprezzata dal momento che ha vinto una borsa di studio alla School of Visual Arts. Baci anche a te

  10. Alcune di queste creazioni sono davvero molto originali!!

  11. Valeria Glamourday ha detto:

    Look molto scenografici, alcuni sono veramente notevoli 🙂

  12. Roberta Marasciulo ha detto:

    un post fantastico 🙂

  13. Creazioni formidabili. una più bella dell'altra.

  14. Fabrizia ha detto:

    Sono rimasta incantata dai cappelli a testa mega larga, in particolare da quello a fantasia!

  15. Marika ha detto:

    davvero originali gli outfit in passerella!! un bacione

  16. Federica Cimetti ha detto:

    bellissime foto e creazioni davvero molto originali!

  17. Marta ha detto:

    Che originalità questi capi! bacii 🙂

  18. Donatella Acampora ha detto:

    Alcuni abiti sono delle vere e proprie opere d'arte! Spettacolari!

  19. the chilicool ha detto:

    Creazioni molto originali!

  20. Greta Miliani ha detto:

    Avevo avuto il piacere di vedere i vincitori e le collezioni grazie alle benedette e-mail degli uffici stampa 🙂 Per stile e affinità, adoro la collezione di Camille Kunz. Sono rimasta ammaliata dalla capacità nell'accostamento dei colori e dalla costruzione dei volumi. Più che abiti, direi opere d'arte in movimento. Invece la parte dedicata alle mostre mi sfuggiva

    • ElectroMode ha detto:

      Sì, hai ragione, fa ben sperare. Quello che mi piace di questo Festival è proprio l'originalità e la totale libertà di espressione sia per quanto riguarda i designer sia per i fotografi. Le mostre poi secondo me sono notevolissime; si privilegia sempre una dimensione inconsueta e avant-garde che trovo rivitalizzante e che sarebbe bello vedere un po' di più anche dalle nostre parti

  21. Jessica Neumann ha detto:

    Direi stupende queste foto

  22. Sono tutti dei lavori incredibili!!! Giulia

  23. Patricia Corona ha detto:

    amazing pics!! love it

  24. THE HF BLOG ha detto:

    great post hon!!!

  25. BlueNail Girl ha detto:

    collezione un po audace, ma alcuni pezzi sono veramente belli! buon 1 maggio!

  26. teresa morone ha detto:

    bellissimo post complimenti! baci

  27. Umberto Liliana ha detto:

    Che bel post! Mi piace il tuo blog. Ti seguo con Google friend connect! Spero che ricambierai!! Ti aspetto da me!

  28. Cecilia ha detto:

    Bellissimo, sono minimo 5 post. Mi dispiace di non riuscire a memorizzare tutto! Maaranen bellissima collezione (lo spirito couture mi colpisce molto), e Yvonne ricorda un po' Mary Katranzou. Le foto, tutto interessantissimo. Un'enciclopedia!

    • ElectroMode ha detto:

      Grazie mille! Ahahaha! Mi rendo conto che c'è tanta roba ma sono tutte cose che non sarei riuscita a tralasciare. Già cosi…… Maaranen all'inizio l'avevo un po' snobbata, invece mi sono ricreduta; ha davvero un tocco couture molto particolare. Hai ragione, Yvonne ha qualcosa di Mary, forse è per questo che mi è subito piaciuta 😉 Le foto poi sono stupende

  29. Anna Pernice ha detto:

    Bellissimo reportage fotografico!

  30. troppo bella questa collezione!!!

  31. Mara C.G ha detto:

    Love your blog! Maybe we could follow each other on GFC? Please leave me a comment, follow me and then I will follow you back!!! For sure!! Much Love

  32. Jessica Neumann ha detto:

    Sono pazza per Chloé

  33. Potpourr Inne ha detto:

    Sarò ripetitiva, ma come al solito post bello, interessante e ben curato 🙂 Mi sono innamorata delle creazioni di Maaranen, ma anche dell'eleganza sobria di Camille Kunz..In ogni caso tutti i lavori sono davvero interessanti. Mi sono accorta di non seguire ancora il vostro blog, rimedio subito! (ps meritate a pieno l'ingresso nella classifica dei 110 fashion blog più seguiti!)

  34. Anthea F ha detto:

    molto interessante, complimenti!

  35. Daniela Corcio ha detto:

    Interessante il blog, ma la musica non è da meno..ho lasciato aperto la pagina mentre navigavo altrove, bella selezione.

    • ElectroMode ha detto:

      Grazie Daniela, sono davvero felice che ti piacciano il blog e la soundtrack. Per quanto riguarda la soundtrack – di cui si occupa mio fratello – in genere viene rinnovata una volta al mese. Anche quella della volta scorsa era notevole.

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