Fuorisalone 2019: gli appuntamenti top
C’è qualcosa di malato se il punto di riferimento del tempo che passa non è Capodanno o la fine delle vacanze estive ma il Salone del Mobile. Ma infatti, possibile che sia di nuovo Milano Design Week? Ebbene sì, dal 9 al 14 aprile design per tutti in ogni angolo di Milano, persino dove non lo avreste mai immaginato. Non guarderete più nemmeno il fruttivendolo con gli stessi occhi.
Ma veniamo a questo post, una sorta di promemoria per me e per voi sulle cose che sembrano degne di nota, concentrate al Fuorisalone. L’ideale – come dicono gli esperti – è stilare un programma e attenersi rigidamente a quello per non venire totalmente prosciugati dalla miliardata di eventi o presunti tali disseminati per la città. Anche se un po’ di spazio per il brivido dell’imprevisto mi sembra comunque cosa sana.
La mia idea – in corso d’opera – sarebbe stata poi quella di fare un post-reportage giorno per giorno su quello che vedrò d’interessante, presumibilmente diviso per quartiere, ma non ce la farò mai. Su Instagram sicuramente sì, ma sul blog mmhh.
E adesso vediamo zona per zona su cosa orientarsi.
BRERA
Forte di numeri sempre maggiori, dopo 10 anni il Brera Design District può forse considerarsi il distretto principale del Fuorisalone. Design Your Life sarà il tema di quest’anno, volto a promuovere un design sempre più sostenibile ma anche a misura dei propri desideri. 10 tra designer e architetti saranno gli ambasciatori della settimana di Brera, tra essi i Pretziada, Aldo Cibic, i fratelli Freitag e Mario Cucinella, che con Design Your Future immagina la città ideale in termini di un nuovo rapporto con la natura. Una città in cui l’uomo non è più il centro dell’universo ma parte di un grande ecosistema. Cucinella presenterà poi in anteprima mondiale Building Objects, collezione di pezzi ispirati ai suoi progetti architettonici in cui sapienza artigianale e stampanti 3D s’incontrano (Via Varese 12).
Della serie appartamenti in Via Palermo 1, il Brera Design Apartment (3° piano) quest’anno si trasforma nel Planetario di Cristina Celestino. In collaborazione con Besana Carpet Lab e con Esperia, Cristina Celestino delinea un interno onirico, dagli influssi anni Settanta, sospeso tra lo spazio e i fondali marini. Al primo piano anche quest’anno ci sarà l’appartamento di The Socialite Family. Il celebre sito francese – focalizzato sulle case dei creativi colti nella loro dimensione familiare e domestica – dal 2017 è anche un marchio per la decorazione d’interni, che progetta, fa produrre in Europa e vende senza intermediari mobili e accessori che trasudano amore per il design ma anche una studiata rilassatezza tipicamente parigina. L’appartamento sarà l’occasione per conoscere i nuovi pezzi allestiti alla maniera ispirante di Constance Gennari. Nello stesso stabile anche la casa-galleria PalermoUno e la presentazione delle Botteghe Su Gologone.
Nella Sala Buzzati del Corriere della Sera in Via Balzan 3 torna Il Senso del Design ovvero un ricco programma d’incontri, eventi e installazioni in collaborazione con Corriere della Sera, Living e Abitare. Tra gli appuntamenti principali Michele De Lucchi racconterà il progetto delle Earth Stations, Tom Dixon parlerà del boutique restaurant The Manzoni che sarà inaugurato durante il Fuorisalone e Craig Hartman terrà una lectio magistralis sul futuro delle città.
In una villa anni Trenta in Via Randaccio 5, Artemest in collaborazione con TED MILANO arreda un intero appartamento con le creazioni del suo selezionato gruppo di artigiani e designer provenienti da tutta Italia. Ispirazione: il teatro. Nome: Living Objects.
A Palazzo Cusani, Marc Ange promette di trasportarci nel suo mondo incantato tra mobili e installazioni dislocati tra il cortile e la sequenza di stanze del piano nobile.
Tanti gli appuntamenti sparsi da segnare in agenda, dall’inaugurazione del nuovo showroom Bisazza, che si trasferisce in Via Solferino 22, a un altro trasferimento per il tempo del Fuorisalone, quello di Moooi e Marcel Wanders dalla zona Tortona a Brera e più precisamente alla Mediateca di Santa Teresa in Via della Moscova 28. E poi Matteo Thun con Memphis (Post Design Gallery, Largo Treves 5) e Nudes (Via San Fermo 5), MT Masking Tape (Via Ciovasso 17), Hem (Corso Garibaldi 117), Maison du Monde (Via Palermo 16), Artek (Via Lovanio 6) e soprattutto Marimekko (P5 Apartment, Via Palermo5).
All’Orto Botanico – che da solo merita in ogni periodo dell’anno – lo studio Carlo Ratti in collaborazione con Eni presenta The Circulation Garden, installazione “circolare” realizzata con micelio, materiale organico che alla fine diventerà fertilizzante. Design impatto zero.
Da Raw in Via Palermo e in Corso Magenta si va in ogni caso, per farsi rinfrancare dall’atmosfera avvolgente e persa nel tempo. Ma quest’anno anche per ammirare le carte da parati di Cole & Son in Via Palermo 1 e la collezione di lampade in stucco dallo stile haussmaniano del brand francese Radar in Corso Magenta 10.
Infine, varcato il portone di Via Solferino 11 c’è solo da sbizzarrirsi. Qui c’è Boffi/De Padova, c’è Dimore Studio, Paola C., Mingardo. Da Mingardo verranno presentati i nuovi pezzi disegnati da Studiopepe, Gio Tirotto, Bernhardt-Vella ed Elisa Honkanen. L’architetto Giovanni Cagnato ospita invece i pezzi della collezione Eponimo, mentre da Paola C. le nuove collezioni per la tavola di Neri & Hu e di Jaime Hayon.
5VIE
Evento di punta del distretto la personale Design Territoriale/Genius Loci di Ugo La Pietra. In esposizione i pezzi nati dall’unione tra la progettazione del designer e la sapienza artigianale italiana, dal mosaico di Spilimbergo, Monreale e Ravenna ai vetri di Murano, dalle ceramiche di Vietri, Grottaglie o Caltagirone ai marmi di Carrara. In via Cesare Correnti 14 anche l’installazione di Kiki van Eijk e Joost van Bleiswijk sulla mancanza di empatia dei nostri tempi.
Nei sotterranei del SIAM (Via Santa Marta 18) Human Code – a cura di Annalisa Rosso – presenta pezzi inediti di Roberto Sironi nell’ambito di una riflessione sullo sviluppo umano. All’Oratorio della Passione la prima personale del designer libanese Carlo Massoud a cura di Maria Cristina Didero, mentre nella Chiesa di San Bernardino alle Monache in Via Lanzone – aperta per l’occasione – a cura di Nicolas Bellavance-Lecompte ci sarà l’esposizione di Anton Alvarez.
Al Laboratorio Paravicini (Via Nerino 8) – luogo incantato e fuori dal tempo di per sé – la nuova collezione Athletae Gymmetria sarà presentata attraverso installazioni caleidoscopiche in collaborazione con FrameDealer.
Alle 5Vie anche le lampade di Giopato & Coombes (c/o Adima, Via San Maurilio 19) che con To the Moon and Back esplorano nuovi materiali come la Bonne China accostata al vetro di Murano, l’ottone ossidato, i vetri corrosi e la tecnologia led per ricreare il sogno di un viaggio andata e ritorno Terra-Luna.
A Funky Table e a Bitossi si aggiunge quest’anno Paula Cademartori per il progetto B-Loom (Via Santa Marta 14). E La Tavola Scomposta si arricchisce di nuovi pezzi dal tocco marcatamente tropicale. Non c’è bisogno di dire che sarà una delle presentazioni più instagrammate del Fuorisalone.
In via Santa Marta 21 Sara Ricciardi presenterà invece L’Ile de Serge ovvero la sua personale interpretazione dei materiali flessibili dell’azienda francese Serge Ferrari. Tra sapore di cocco e innesti sonori ci si rilasserà sul bagnasciuga delle 5Vie.
Ci sono poi i palazzi storici che ospitano sempre cose interessanti. A Palazzo Turati (Via Meravigli 7) come sempre ci sarà Masterly, The Dutch in Milano. L’edizione 2019 sarà caratterizzata dall’omaggio a Rembrandt per i 350 anni dalla morte. Palazzo Litta (Corso Magenta 24) con The Litta Variations raccoglie 22 espositori e oltre 60 designer della scena internazionale, come lo studio cileno Pezo von Ellrichshausen che firma Echo, installazione centrale del Cortile d’Onore. Palazzo Belgiojoso (Via Morigi 9) ospiterà invece Riflesso Botanico, un progetto tutto al femminile degli architetti bastianello / costa / marchetti / fabro con le creazioni di Elena Carozzi e Angela Ardisson.
TORTONA
Tadao Ando all’Armani Silos (Via Bergognone 40). Prima mostra di architettura all’Armani Silos con la retrospettiva The Challenge, curata dallo studio Ando in collaborazione col Centre Pompidou. La mostra ripercorre la carriera dell’architetto giapponese attraverso oltre 50 progetti, schizzi, modelli, foto e taccuini di viaggio.
Il Superstudio anche quest’anno mette insieme un’enorme quantità di espositori e presentazioni principalmente all’insegna della tecnologia col tema Innovation&Tradition. 13.000 mq e nomi come Lexus, Normann Copenhagen, LG, che presenterà il primo tv arrotolabile disegnato dallo studio di Sir Norman Foster, ma anche il SuperHotel di Giulio Cappellini.
Al Savona 18 Suites (Via Savona 18) ci sarà la mostra di Aldo Cibic Aesthetics of Vitality, mentre da Tenoha (Via Vigevano 18) l’installazione di Nendo dedicata all’aria.
Ikea si trasferisce in Tortona. E negli spazi della Torneria (Via Tortona 32) presenterà i nuovi speaker e prodotti sonori Symfonisk, sviluppati in collaborazione con Sonos. Curiosità.
Appuntamento fisso anche quello con Archiproducts (Via Tortona 31) che quest’anno ha chiesto a Marcante Testa di firmare l’appartamento BTicino a cui si affiancheranno installazioni, percorsi espositivi ed esperienza immersive di oltre 50 brand partner.
Tra Tortona e il Centro. Dopo il Tram Corallo dello scorso anno Cristina Celestino rivisita un altro simbolo milanese, la celebre pasticceria Cucchi di Corso Genova 1 tornando alle origini, quelle del Caffè Concerto, denominazione con cui nacque nel 1936. E tutto si trasforma all’insegna di abbinamenti cromatici e stampe a contrasto: arredi, vetrine, uniformi del personale (disegnate da Massimo Giorgetti di MSGM), packaging e persino dolci. C’è da giurare che tante cose resteranno anche dopo il Fuorisalone.
VENTURA CENTRALE
Dopo l’addio definitivo a Lambrate, Ventura Projects rafforza la sua presenza ai Magazzini Raccordati della Stazione Centrale (Via Ferrante Aporti 27), che per il 2019 passano da nove a sedici. Nei suggestivi spazi di Via Ferrante Aporti le presentazioni di designer e brand di fama internazionale come Maarten Baas, Lensvelt, Rapt Studio con l’installazione interattiva Tell Me More o il progetto Uninfluencer di Freitag. L’altra costola – Ventura Future – dedicata invece ai designer emergenti e alla sperimentazione trova casa in Tortona e precisamente al BASE (Via Bergognone 34), dove per la prima volta si pagherà un biglietto d’ingresso alla cifra tutto sommato simbolica di 5€ per l’intera settimana.
Apre la Sala Reale della Stazione Centrale (raramente accessibile) col design austriaco di Pleasure & Treasure e sempre in zona Centrale quest’anno anche l’evento di Wallpaper, al Salone dei Tessuti in via San Gregorio 29.
CENTRO

Patricia Urquiola e un artigiano di Bottega Ghianda – Doppia Firma – ph. Laila Pozzo – Fuorisalone 2019
Per il secondo anno sarà Villa Mozart (Via Mozart 9) a ospitare Doppia Firma, ovvero le cose mirabolanti che possono nascere dalla collaborazione tra designer e super artigiani non più solo italiani. Per l’edizione 2019 la selezione si è infatti ampliata all’Europa con l’aggiunta del Giappone. 19 pezzi originali in cui antiche tecniche prendono nuove strade attraverso il design contemporaneo. Tra le partnership quella di Patricia Urquiola con la Bottega Ghianda, lo studio GumDesign col maestro giapponese Shinji Terauchi della manifattura di porcellane Risogama, Vito Nesta e i giovani artigiani del San Patrignano Design Lab o ancora il duo Masquespacio con la manifattura Poggi Ugo specializzata in terracotta.
A Palazzo Isimbardi (Corso Monforte 35) l’installazione di Cos è affidata ad Arthour Mamou-Mani. Conifera – che si sviluppa tra il cortile e il giardino adiacente – è il frutto dell’incastro di 700 biomattoncini modulari, prodotti con stampante 3D mischiando legno e bio-plastica.
Al Grand Hotel et de Milan (Via Manzoni 29) ci sarà Musica da Viaggio di Vito Nesta nelle stanze di Giuseppe Verdi, mentre una delle novità 2019 sarà il Palazzo delle Meraviglie al Museo Bagatti Valsecchi (Via del Gesù 5).
All’ex Cinema Arti (Via Mascagni 8) ci saranno i Dimorestudio con Interstellar, la loro nuova collezione di arredi e tessuti. Dal mondo Dimore proviene anche il talentuoso interior designer Daniele Daminelli, che dopo diversi anni trascorsi al fianco di Britt Moran ed Emiliano Salci, ha dato vita allo Studio 2046. La sua esposizione al 25° piano della Torre Velasca (Piazza Velasca 3/5) si preannuncia come i suoi interni, suggestiva e dal tratto raffinato e struggente.
I 50 anni della sedia Up di Gaetano Pesce per B&B Italia saranno omaggiati dall’installazione Maestà Sofferente in Piazza Duomo, mentre a Palazzo Reale The Art Side of Kartell celebra i 70 anni dell’azienda.
Punto di riferimento fisso l’Università Statale (Via Festa del Perdono 7) con le installazioni di Interni Human Spaces, tra cui la Foresta dei Violini dello studio PiuArch, tributo alla foresta centenaria in Val di Fiemme distrutta dal maltempo lo scorso autunno.
Tra via Durini e Corso Monforte c’è poi solo l’imbarazzo della scelta con gli showroom dei marchi più importanti: De Padova, Nemo, FontanaArte, Artemide, Cappellini, Flos, Baxter e così via.
NO-LO
Negli ex spazi industriali dell’Alcova (Via Popoli Uniti 11/13) e della Fabbrica Sassetti (Via Sassetti 31) 40 espositori, tra cui i giapponesi di Nanban col loro pop-up store. Presente in zona anche la Design Academy di Eindhoven (Via Marco Aurelio 21).
ISOLA
All’Isola il primo bar stampato in 3D (Via Gaetano de Castillia 26), poi ci saranno il Milan Design Market in Via Pastrengo 14 e alla Fonderia Napoleonica Eugenia (Via Genova Thaon di Revel 21) il design giapponese. Presenti anche due accademie di design: quella danese (Via Pastrengo 7) e quella lappone (Via Confalonieri 11).
TRIENNALE
Alla Triennale (Viale Alemagna 6) finalmente il nuovo Museo del Design Italiano curato da Joseph Grima.
TRA UN DISTRETTO E L’ALTRO

Jaime Hayon posa sul suo arazzo realizzato da Bonotto per la mostra Ro Plastic, curata da Rossana Orlandi – Fuorisalone 2019
Appuntamento sempre denso di aspettative quello di Marni, che nel consueto spazio di Viale Umbria 42 promette di trasportarci sulla luna. Moon Walk è il nome della presentazione, altro non si sa, se non che un giro dalle parti di Viale Umbria, luna o meno, è sempre meglio farlo, così come alla Cascina Cuccagna (Via Cuccagna 2/4) per l’esposizione Design Collisions curata da Laura Traldi e alla Fabbrica Orobia (Via Orobia 15) per Paola Lenti.

Design Collisions – a cura di Laura Traldi – Cascina Cuccagna – Roots are the New Wires – Fuorisalone 2019
Al Museo della Scienza e della Tecnica in San Vittore 21, Rossana Orlandi allestisce Ro Plastic – Master’s Pieces, la sua riflessione sul design e il valore del riciclo nella nostra società. Tra i pezzi unici in mostra ci saranno l’arazzo disegnato da Jaime Hayon (sul suo Instagram c’è da impazzire coi suoi sketchbook pieni di disegni fantasmagorici) e realizzato dalla celebre tessitura Bonotto con lo speciale Bonotto Gardening, filato ottenuto dal riciclo delle bottiglie di plastica. Ci sarà anche il prototipo della chaise longue Alex, ultimo complesso progetto di Alessandro Mendini realizzato con Ecopixel, produttrice di uno speciale polietilene monomaterico pixellato riciclato e riciclabile, che dall’incontro con Mendini ha assunto caratteristiche diverse e ancora più sofisticate e la Wilhelm Lamp, lampada in policarbonato riciclato, con cui Tiziano Vudafieri rende omaggio a Wilhelm Wagenfeld e al Bauhaus.
Dopo il successo dello scorso anno con la formula disco, Studiopepe rilancia col progetto segreto Les Arcanistes. La connessione tra la materia e il potere archetipico dei simboli in un’ex fabbrica adibita alla lavorazione dell’oro (Via Garofalo 24).
LEONARDO
Tra le iniziative commemorative per il cinquecentenario della morte di Leonardo, Aqua, La Visione di Leonardo a cura di Marco Balich, promette un’esperienza immersiva attraverso l’innesto di uno specchio d’acqua alla Conca dell’Incoronata in Via San Marco collegato a uno schermo a led con uno skyline milanese mutevole a seconda dell’ora del giorno e una sorta di wunderkammer “sommersa”.
L’Ippodromo di San Siro (Piazzale dello Sport 16) ospita Leonardo Horse Project curato da Cristina Morozzi, Massimo Temporelli e Mario Viscardi. Omaggio al cavallo di Leonardo attraverso 13 cavalli firmati da alcuni tra i più interessanti designer in circolazione, tra gli altri Vito Nesta, Elena Salmistraro, Serena Confalonieri, Antonio Marras, Simone Crestani, Matteo Cibic, Marcel Wanders.
Lascia un commento