I&D: la casa parigina fresca e stilosa di Julie Revuz

Il salotto di Julie col divano in velluto Caravane, i pouf Circus di Normann Copenhagen e l’affresco di Julien Colombier
LA CASA DI JULIE REVUZ E ADRIEN GLOAGUEN
Chi sa da dove nasce la passione per le abitazioni parigine. In genere l’attrazione fatale mi scatta in automatico per gli interni haussmaniani (tipo questo o questo). Stavolta invece – complice qualche similitudine in formato ridotto con la mia casa – a conquistarmi sono state la freschezza, il gusto e le soluzioni decorative dell’appartamento parigino – très parisien ma zero Haussmann – di Julie Revuz e Adrien Gloaguen (fondatrice dell’agenzia Dallas Pr specializzata in design e hotellerie, lei, proprietario di 3 hotel super cool, il Panache, il Paradis e il Bienvenue, lui).
Ma partiamo dall’inizio.
In fondo a un cortile, in rue d’Enghien, una via limitrofa ai Grand Boulevards eppure assolutamente fuori dalla bagarre, questi 170 mq erano il laboratorio di una famiglia d’importanti restauratori e come tali erano invasi da dosi massicce di pittura e quadri. Sarà stato il fascino artistico, la posizione, lo spazio o la presenza di alcuni particolari singolari come le travi in legno e la finestra a occhio di bue ma Julie e Adrien hanno capitolato in poco tempo.

Sala da pranzo con la finestra a occhio di bue, il tavolo disegnato da Chloé Nègre, la madia anni ’50 e le sedie Bertoia vintage
L’INTERVENTO DI CHLOÉ NÈGRE
Dopo aver ridipinto tutto di bianco, la coppia si è immediatamente trasferita pur non avendo all’attivo nemmeno un mobile. Per quasi un anno la casa è rimasta spoglia, se si eccettuano il divano di velluto blu e le madie anni ’50.
Nonostante l’occhio allenato mancavano la storia, l’atmosfera e un décor che mettesse in luce interessi e personalità dei proprietari.
Provvidenziale l’incontro con Chloé Nègre (già interior designer nello studio di India Mahdavi), intervenuta innanzitutto con piccoli dettagli strutturali: il basso muretto di cemento incastrato tra due pilastri e contornato di ottone viene introdotto nel grande living per evitare la sensazione di galleggiamento degli spazi troppo ampi, dividendo in maniera leggera dal punto di vista visivo e delimitando idealmente l’ambiente dedicato al salotto e quello della sala da pranzo; così, all’entrata, la costruzione di un setto elimina la prospettiva del lungo corridoio dando vita a un vero e proprio ingresso.

Il muretto divide in maniera leggera l’ambiente. Sulla sinistra la libreria su misura disegnata da Chloé Nègre e la poltroncina Platner vintage
FLASH DI COLORE, MOBILI SU MISURA E DESIGN VINTAGE
Chloé, come richiesto dai committenti, si è occupata anche di apportare un po’ di “calore” – ad esempio coi tappeti della zona giorno -, flash sottili di colore (bello l’abbinamento blu, rosa e senape del salotto) e qualche mobile appositamente progettato.
Vedi la grande libreria bianca, perfetta per raccogliere l’ingente quantitativo di libri e riviste di Julie e Adrien e per esporre oggetti particolari.
Ma vedi soprattutto il bel tavolo d’ispirazione anni ’30 in noce, ottone e legno laccato nero disegnato da Chloé Nègre e realizzato da Emiliano Schmidt-Fiori (Sycomore Tree).
Intorno le Bertoia vintage acquistate on line che, insieme alle Eames, alle Platner e alle Paulin compongono una notevole collezione di sedie e poltrone di design.

Tavolo d’ispirazione anni ’30 in noce, ottone e lacca disegnato da Chloé Nègre e realizzato da Emiliano Schmidt-Fiori. Attorno sedie Bertoia vintage
L’AFFRESCO DI JULIEN COLOMBIER
Molti i colpi di fulmine anche low cost e i pezzi scovati dalla coppia presso rigattieri vecchio stampo o via web. Il tutto incorniciato da pochi ma risolutivi tocchi decorativi.
Il fantastico parato tropicale che inscatola la zona ufficio, conferendole stile e allegria. Il blu che dal salotto arriva nella cucina Ikea ridipinta e ornata di maniglie in ottone. Ma sopra ogni cosa l’affresco di Julien Colombier che – affiancato dalle nicchie rivestite di specchi ossidati e riflesso nel piano a specchio del tavolino – riprende in maniera fiabesca come un pop-up il blu del divano, il rosa dei pouf e il senape dei cuscini.

Julie nel suo studio decorato con la carta da parati Mauritius di Pierre Frey. Sulla sinistra poltroncina Plywood di Charles e Ray Eames

A sin. particolare della stanza della piccola Aimée con mega pois dipinto sul muro. A des. la cucina Ikea ridipinta di blu e ornata con maniglie in ottone Superfront, al soffito la sospensione Mimosa di Atelier Areti – ph. Romain Ricard per Elle Decoration
PROMEMORIA DALLA CASA DI JULIE:
1) Un divisorio leggero, anche mobile, in legno o metallo, può aiutare a dare carattere e struttura agli ambienti grandi
2) Una mega libreria (bianca) con ante nella parte bassa è perfetta per contenere e mettere in mostra – se come me avete tanti libri, riviste e oggetti – senza essere troppo invadente
3) Una palette ben calibrata (ad esempio blu, rosa nude – attualmente il mio colore preferito – e senape) con nuance che si ripetono in modi e quantità diverse nelle stanze della casa risalta sul tutto bianco e ne spezza la monotonia

Salottino attiguo allo studio con divano in velluto, mega applique decorativa, libreria su misura, tavolini Gubi e poltroncina Plywood – ph. Julie Ansiau per Milk Decoration
4) Una base bianca ed essenziale necessita di qualche guizzo decorativo. Perfette carte da parati o decorazioni d’impatto su singole pareti o a inscatolare angoli della casa
5) No al total look. L’ideale sempre e comunque sarebbe mischiare arredi contemporanei con pezzi di design vintage recuperati prima del macero nella soffitta di qualche parente oppure scovati in giro per mercatini e robivecchi, dal Bauhaus al Déco al Mid Century Modern, almeno nei sogni. Operazione rischiosa e laboriosa ma in grado di svoltare la situazione
6) Curare la scelta dei tessuti e giocare coi contrasti. Un tocco di velluto rende tutto più elegante e rétro ma dà il meglio di sé affiancato a un tessuto grezzo o a una fantasia maschile

A sin. le nicchie ai lati del divano sono rivestite di specchi ossidati. A des. madia anni ’50 e pouf

A sin. angolo studio, in primo piano i tavolini TS Cofee Table di Gubi. A des. la libreria bassa String al lato del tavolo

Al di sotto dell’affresco di Julien Colombier ci sono due opere d’arte di Jenny Nordberg. Affianco al divano la lampada da terra Mantis di Bernanrd Schottlander – ph. Romain Ricard per Elle Decoration

A sin. l’ingresso con lo specchio su misura di Sycomore Tree, la sospensione vintage e la poltroncina Platner. A des. particolare dello studio con parato Pierre Frey – ph. Romain Ricard per Elle Decoration
Foto: Inside Closet, Julie Ansiau per Milk Decoration, Romain Ricard per Elle Decoration
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