I&D: MondoLibro, Guida alla libreria dei sogni

Libreria Romboidale, design Pietro Russo, + poltrone Targa, design Gamfratesi per Gebrüder Thonet Vienna – Casa di Pietro Russo – Living n.4 2017 – ph. Filippo Bamberghi
GUIDA ALLA LIBRERIA DEI SOGNI
Forse l’imprinting gioca un ruolo anche sugli umani. In definitiva credo che l’essere cresciuta in mezzo a una moltitudine di libri mi abbia reso una specie di bibliomane.
Dei libri mi piace tutto. Il contenuto, ma anche il tatto, l’aspetto, l’odore (Karl Lagerfeld, Gerhard Steidl e Geza Schoen hanno creato il profumo Paper Passion, presentato al Fuorisalone 6 anni fa, ispirandosi all’odore dei libri appena stampati).
Insomma vade retro kindle & co – ammessi solo per guide e manuali o quando il bagaglio lo impone -, ma niente pose da intellettuale. È solo che quando mi trovo in mezzo a tanti libri mi sembra di essere a casa. Le librerie – soprattutto quelle indipendenti – mi rilassano, mi proteggono dal mondo e mi danno l’illusione di essere una persona migliore.
Un super viaggio sarebbe ad esempio un tour delle città con le librerie più belle al mondo, a cominciare da Buenos Aires.

1) Realizzata su misura, chiusa sotto e nei toni del grigio, rétro chic la libreria nella casa parigina di Amélie, fotografata per Milk Magazine da Louise Desrosiers; 3) L’aroma delle pagine fresche di stampa condensato nel profumo Paper Passion di Karl Lagerfeld, Gerhard Steidl e Geza Schoen e prodotto da Wallpaper e Steild (ne abbiamo parlato anche qui); 4) Lo studio di questa casa a Stoccolma curata dalla textile designer Katarina Wiklund è un esempio di come i mobili Ikea si prestino a ogni interpretazione. Certo aiuta avere due belle finestre, ma per il resto le librerie che le incastonano sono le classiche Billy, mentre le poltroncine sono state rivestite con tessuti del marchio svedese Bantie, con decori ispirati agli anni ’50 – via Marie Claire Maison Fr; 5) via Nuevo Estilo;
PTOLOMEO E I LIBRI SCULTURA
Mi piace leggere romanzi e racconti (ma come a molti), sono terribilmente attratta dalle copertine, adoro i libri illustrati e ovviamente quelli di moda, design, arte, grafica, fotografia e bizzarie varie, nonché quelli di cucina e ahimè anche le riviste, tante riviste. Insomma un piccolo mare di carta a cui trovare posto con adeguata libreria, per me il fondamentale di qualsiasi casa.
Niente dà più calore e personalità a un ambiente. Ma talvolta bastano semplici mensole e persino cataste di tomi sparse qua e là. Bruno Rainaldi e Opinion Ciatti su quest’idea ci hanno costruito la celeberrima Ptolomeo.

Libreria totem Ptolomeo di Bruno Rainaldi per Opinion Ciatti, qui nella versione Art, con mensole più grandi per ospitare riviste e volumi d’arte – 2003/2013
UNA LIBRERIA NELLA ZONA PRANZO
A ogni modo, avendone la possibilità, le grandi strutture a parete o che fungono da divisorio sono il massimo.
Per quanto mi riguarda, la prima cosa che ho visualizzato nel “living” della mia casa è stata una libreria che occupasse un’intera parete di 4 metri x3, davanti alla quale collocare il tavolo da pranzo. Un abbinamento meno consueto rispetto a quello più classico con la zona salotto, ispiratomi anche dalle immagini dell’appartamento di Alessandra Facchinetti.

Living Magazine – Casa di Alessandra Facchinetti – Milano – Lampadario Dimore Gallery, tavolo francese e sedie anni ’50 – ph. Danilo Scarpati
SU MISURA O DI DESIGN?
In mancanza di mobili ereditati o vintage le opzioni sono 2: o affidarsi a un artigiano per una realizzazione su misura oppure orientarsi sulla produzione industriale. Ovviamente meglio se di design.
Tra le mie preferite la Libreria Romboidale di Pietro Russo (la foto d’apertura del post) – rétro, déco, lineare ed elegantissima – e due grandi classici: 835 Infinito di Franco Albini (1956/1957) prodotta da Cassina – di una classe e di una genialità esagerate – e il 606 Universal Shelving System di Dieter Rams (1984) prodotto da De Padova, essenziale, funzionale, eterno. Due tra i progetti che più hanno influenzato i lavori di tanti designer successivi.
A parte queste, in generale mi piacciono molto le librerie bianche e quelle metalliche, magari un po’ strambe e completamente aperte che possono fungere anche da divisorio. Ovviamente la mia esigenza manco a dirlo è di avere delle ante per chiudere la sezione inferiore, in modo da poterla sfruttare per riporci qualcosa. Perché ahimè non si vive di soli libri.
Vi lascio con un bel po’ di gallery, le prime due con foto d’interni scovate sul web, le altre con le proposte più interessanti del design internazionale.
P.s. Chiudo segnalando due profili Instagram per bibliomani allo sbando: @tegamini e @signorinalave, addicted con ironia.
SUL WEB
GALLERY 1
GALLERY 2

1) Divisorio asimmetrico con libri e tanti oggetti nella casa di San Sebastian dell’interior designer Mikel Irastorza – Home Adore; 2) Ett Hem Hotel, Stoccolma – interior design Ilse Crawford – AD España – ph. Uxio Da Vila (via Yellowtrace); 3) Bassa, bianca, rétro, chiusa con ante vetrate, perfetta per i libri, per appoggiarci sopra begli oggetti e per dare un senso estetico e funzionale agli angoli morti – via Danish Streets; 4) Dall’appartamento berlinese dell’artista e illustratore Olaf Hayek, libreria bianca, con scomparti di varie grandezze, perfetta per esporre la collezione di statuine strambe – The Selby; 5) 6) 7) Le ultime tre foto sono dalla casa parigina di Julie Revuz e Adrien Gloaguen – interior design Chloé Nègre – Milk Decoration – ph. Julie Ansiau – ne abbiamo parlato più diffusamente anche su ElectroMode
LE LIBRERIE DI DESIGN
GALLERY
DESIGN RÉTRO (ANNI ’50/’60)

DimoreStudio – Progetto Non Finito – Libreria modulare 074 con struttura in metallo verniciato nero, staffe in ottone e ripiani in legno + uno ricoperto in feltro – ph. Simone Fiorini

Cappellini – Libreria Candy Shelf con struttura in barre d’acciaio e tavole di separazione in legno naturale. Disponibile in diverse dimensioni, è ispirata al design anni ’60 – design Sylvain Willenz – 2013
DIVISORI CREATIVI

Baxter – Raffinatissima specie nella versione divisorio la libreria componibile Libelle, disponibile con attacco a parete o a soffito. Struttura in metallo verniciato nero con perni in ottone satinato, ripiani in acero con interno in paglia di Vienna o in pelle – design Pietro Russo – 2016
SUPER LINEARI IN METALLO

Menu – A dire il vero lo Stick System non è tutto in metallo, per l’esattezza i moduli liberamente componibili e modificabili a piacere sono in acciaio e frassino, anche se l’aspetto è quello delle scaffalature in metallo dal sapore industriale – design Jan & Henry
ELEGANTI, IN LEGNO

De Padova – Shigeto Box, versione libreria della mitica madia Shigeto, ha struttura in massello di rovere affumicato e pannelli in legno impiallacciato rovere affumicato. Montato su ruote piroettanti; quelle anteriori hanno sistema di blocco – design Vico Magistretti – 1990
BIANCHE CON SCAFFALATURE ASIMMETRICHE

B&B Italia – Flat.C è libreria ma ospita anche tv e tutti gli apparecchi hi-fi. Pensato per risolvere i problemi di grande contenimento ma con un ingombro minimo. Ha una profondità di soli 25 cm – design Antonio Citterio – 2008
SOSPESE

Meridiani – Libreria sospesa Hardy in metallo con ripiani disponibili anche in ottone bronzato – design Andrea Parisio – 2012

Saba – Libreria Leyva con struttura a griglia asimettrica in tondino di ferro verniciato e saldato, qui in versione sospesa – design Giuseppe Viganò – 2016
E ANCORA…
OTTONE, ANTE A VETRO, LIBRERIE SCULTURA… PEZZI CHE NON PASSANO INOSSERVATI

Arflex – Libreria Match. L’ispirazione sono le scaffalature industriali, rese qui più preziose dagli snodi in ottone e dai ripiani in legno – design Bernhardt & Vella – 2015

Molteni – Altro pezzo storico, Piroscafo. Libreria, madia, vetrina in metallo e legno verniciato, è ispirato alla facciata della sede della Regione Umbria. – design Aldo Rossi e Luca Meda – 1991

Baxter – Libreria Viceversa, scultorea in alluminio rivestito in ottone; fasce in vetro ondulato – design Draga & Aurel – 2017
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