Interiors & Design: Il Capanno sul mare di Humbert&Poyet
LA FUGA A MARE SECONDO HUMBERT&POYET
“Vento d’estate, io vado al mare, voi che fate? Non mi aspettate, forse mi perdo”
Il time out, la stagione magica, il periodo sospeso, dilatato eppure fuggente in cui tutto può succedere è alle porte e ciò significa ricordi, vecchie immagini, vecchi film intrisi di profumo salmastro.
È un cliché ma l’estate per me è il blu assoluto del mare, le giornate pigre, il rumore delle onde, il frinire delle cicale, l’abbaglio del sole e delle case imbiancate, il rosso del corallo, le cabine degli stabilimenti di una volta (che hanno ispirato l’armadio Cabina dell’Elba di Aldo Rossi), un mix di look marinière alla Brigitte, di hippie chic sempre alla Brigitte, ma anche di spiagge deserte alla Robinson Crusoe e di armamentari (veri o finti) da avventurieri da goletta alla Corto Maltese.

Da sin. Brigitte Bardot, Festival di Cannes, 1956 (Pinterest); maxi cappello di paglia, Jacquemus SS 2017
IL CAPANNO DEI SOGNI
Insomma un misto di realtà, sogni e fantasie, la cui trasposizione in termini di interior design potrebbe essere il mini-capanno tra Bordighera e San Remo o forse a Eze in Costa Azzurra (le informazioni sono discordanti) firmato dal duo franco-monegasco Humbert&Poyet. Una via di mezzo tra una barca e le micro-case segrete che immaginavamo da bambini (molto ben illustrate in Cabins, edito da Taschen).
La sfida del capanno presentava due difficoltà: 1) le sue condizioni, essendo stato abbandonato alle intemperie era ormai sprovvisto persino del tetto; 2) l’estrema esiguità dello metratura ovvero 48 mq senza bagno.
Ma sarà vero che la difficoltà aguzza l’ingegno o almeno così è stato nel caso di Emil Humbert e Christophe Poyet, alla prova sulla progettazione di piccoli spazi fin dai tempi della facoltà di Architettura.
LEGNO BIANCO E OTTONE
Si varca la soglia di questa minicasa o maxicabina che dir si voglia e ci si trova nel living-cucina con top in marmo di Carrara. Immediatamente a destra una scala con scalini-cassetti porta a due camere da letto – sotto i letti gli armadi – e ad altrettanti bagni.
Essenziale e furbo, in linea con le regole dell’arredamento nautico volte a ottimizzare gli spazi. In un bianco abbacinante – con cui sono state tinteggiate le assi di pino marittimo recuperate dai rivestimenti originari del capanno – spezzato da elementi in legno scuro come il tavolo inglese o il modellino appeso sul letto e da dettagli in ottone, evidenti nei bagni, i cui specchi ricordano gli oblò a chiusura stagna dei sottomarini alla Ventimila Leghe sotto i Mari.
COME LA PRUA DI UNA NAVE
Tutto coronato da lunghe finestre protese nel blu e da un terrazzino che sembra la prua di una nave alla fonda e che in soli 3 mq riunisce divanetti, tavolino, pianoforte e amaca hippie.
Colpo di scena alla Peter Pan, sul tetto ricoperto di tegole un dondolo in ferro battuto folle e fuori posto, perfetto per sognare un’estate infinita. Non so per voi come dovrebbe essere il rifugio marino ideale, ma per me si può essere felici in 48 mq.

Like a Virgin – Vogue Uk – Novembre 2005 – ph. Mario Testino – Gemma Ward e Josh Hartnett (Pinterest)
Foto via Yatzer
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