Loulou de la Falaise 1947-2011Loulou de la Falaise 1947-2011
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Loulou de la Falaise fotografata da Richard Avedon per Vogue, 1970
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È stata la Fondation Yves Saint Laurent – Pierre Bergé ad annunciare sabato la morte di Loulou de la Falaise.
Musa ispiratrice non era una definizione che piaceva molto a Loulou de la Falaise; la trovava riduttiva, le dava l’idea di qualcosa di passivo, una specie di bella statuina, esattamente il contrario di quello che era stata lei, grande amica, musa ma anche braccio destro di Yves Saint Laurent, per il quale si era infaticabilmente occupata di accessori e maglieria fin dal 1972, anno in cui entrò a far parte definitivamente del “clan” del couturier.
Irrequieta e vitale per natura, Louise Vava Lucia Henriette de la Falaise, per tutti Loulou, nasce il 4 maggio 1947 a Londra dal conte francese Alain de la Falaise, scrittore e traduttore, e dall’irlandese Maxime Birley, mannequin di Elsa Schiaparelli nonché designer e giornalista.
Espulsa per insubordinazione da ben tre scuole private, collabora come junior fashion editor con la rivista Queen e, dopo l’incontro con Diana Vreeland a New York, viene ingaggiata da Vogue come modella, posando per fotografi come Cecil Beaton, Richard Avedon
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Loulou de la Falaise fotografata da Richard Avedon per Vogue, 1970
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ed Helmut Newton.
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Loulou de la Falaise fotografata da Helmut Newton, Hotel Pont-Royal, 1975
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Nel 1968 a un tea party nella casa parigina del designer Fernando Sanchez incontra per la prima volta Yves Saint Laurent.
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Betty Catroux, Yves Saint Laurent e Loulou de la Falaise all’inaugurazione della boutique Rive Gauche di Londra, 1969
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Di nuovo a New York, lavora per Halston e Giorgio Sant’Angelo ma soprattutto anima le serate dello Studio 54 insieme a Marisa e Berry Berenson, Robert Mapplethorpe e Paloma Picasso, in una delle stagioni più intense e vivaci della Grande Mela.
Nel 1972 è decisivo il nuovo incontro con Saint Laurent, che – affascinato dallo stile e dall’incredibile creatività di Loulou – le affida la direzione artistica degli accessori e della maglieria della maison.
Loulou, bohémien elegantissima anche con capi da mercatino delle pulci mixati con appariscenti bijou spesso orientaleggianti che sarebbero diventati il suo tratto distintivo,
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Loulou de la Falaise, dal libro The Beautiful Fall di Alicia Drake
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è il lato “zingaro” di Yves Saint Laurent così come l’amica Betty Catroux fornisce l’ispirazione per gli altrettanto celebri look maschili.
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Loulou de la Falaise, Yves Saint Laurent e Betty Catroux a casa di Saint Laurent, 1978
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Nel 1977 sposa – con una cerimonia nell’isola del Bois de Boulogne rimasta negli annali degli eventi mondani – Thadée Klossowski de Rola, scrittore e figlio del pittore Balthus,
con cui formerà una coppia quintessenza di giovinezza, bellezza, aristocrazia, raffinatezza ed eccessi.
Lavora con Saint Laurent fino al 2000, anno in cui la griffe verrà acquistata dal Gruppo Gucci; e nel 2002, dopo il definitivo ritiro dell’amico, inizia la felice avventura dell’omonima linea di abbigliamento e bijou (collaborando anche con Oscar de la Renta) e della boutique Maison de Loulou.
Bella, gioiosa, irriverente e terribilmente charmante. Di Loulou de la Falaise resteranno per sempre il sorriso, lo stile unico, innato e giocato sul filo dei contrasti forti, le creazioni eccentriche e colorate, la vita da romanzo, una somma di tanti elementi che non daranno mai il tutto che era: emblema perfetto di un glamour magico e indefinibile che non smetterà mai di ammaliare.
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