Mirror Inspirations: Paul Poiret | Tim WalkerMirror Inspirations: Paul Poiret | Tim Walker
Paul Poiret (1879-1944) è stato il primo a fondere genialità e marketing pubblicizzando i propri modelli con libri disegnati da artisti, iniziando la pratica dei defilé, concedendo licenze per la produzione di accessori e introducendo il concetto di lifestyle. La sua maison operò dal 1903 al 1929 dando vita non solo ad abiti epocali ma anche a profumi – la linea Rosine – e arredi (l’Atelier Martine).
L’Atelier Martine si occupò di progettazione d’interni creando mobili e tessuti in base all’idea di arte totale che Poiret mutuò dalla Wiener Werkstätte.

Paul Poiret – Camera da letto (1924) – Pinterest
In questo scatto del 1924 una camera da letto firmata Paul Poiret. Il letto ricorda Le Mille e una Notte, il comodino a forma di greca è di sorprendente modernità ma ciò che rapisce l’attenzione e dà al tutto una dimensione fiabesca è l’albero fiorito dipinto sul muro. Lo stile rimanda alla linearità e alla grazia della pittura nipponica. È probabile pertanto che l’albero ritratto sia un sakura, il ciliegio caro ai giapponesi che ne celebrano la fioritura con la festa dell’Hanami.

Tim Walker – Shona Heath – Shona’s Tree (Casa Vogue – 2001) – Pinterest
Quasi 80 anni dopo, Tim Walker fotografa per Casa Vogue la parete di una dimora in rovina su cui si staglia quello che sembra un ciliegio mosso dal vento, ammaliante nella decadenza generale. L’ispirazione è chiara e forse anche il sottotesto poetico; il senso dell’Hanami sta nel contemplare la caducità dei fiori di sakura e con essa la caducità della vita.
L’albero è opera di Shona Heath, una delle scenografe preferite da Tim, e l’immagine si chiama semplicemente Shona’s Tree.
Semplicemente bellissimo (post, foto, albero, tutto).
Grazie 🙂 🙂 🙂
I riferimenti storici riletti in una chiave leggermente modernizzata li trovo sempre interessanti. In questo caso la forma e le dimensioni sono leggermente diverse, e probabilmente molto più nipponiche dell’originale. Mi sarebbe piaciuto se anche nell’editoriale si fosse seguita l’idea dell’arte totale della Wiener Werkstatte, anche se in quello di Pouret originale
In realtà l'editoriale non è dichiaratamente ispirato alla stanza di Poiret, è una somiglianza che vedo io, magari non è così. A ogni modo penso che non si tratti di un rifacimento esatto di quella stanza ma semplicemente di un'ispirazione innestata su altro. Per quanto riguarda l’ispirazione mutuata dalla Wiener Werkstatte – che nel caso di Poiret è storicamente certa – io penso
La somiglianza tra i due dipinti è visibile, ma a mio parere è più emozionante il primo sarà perchè forse è l'originale, forse per la foto in bianco e nero o solo per il fascino di un'epoca passata!
sono entrambi meravigliosi 🙂
Che meraviglia!
Anche se il secondo è decisamente inspired li trovo entrambi bellissimi. Punto troppo in alto se dico che ne vorrei uno sulla parete di camera?
Dipingilo 😀
Ma sai che mi sembra di aver visto su un blog straniero una ragazza che aveva dipinto a modo suo un albero sulla parete ispirato a quello di Poiret o di Walker non ricordo più quale, ma è praticamente uguale.
ma che bel post e l'idea del ciliegio mosso dal vento è splendida….
Grazie mille!
bellissimo questo post!!
Grazie, Ilaria!
Lo scatto è meraviglioso!
Bellissime foto!
entrambi meravigliosi!
Sogno con queste immagini davvero. magari avere una casa curata da questi due artisti.
Carinissime queste immagini.
sono tutti e due veramente bellissimi! forse preferisco però quello del walker onestamente
Il secondo lo trovo molto nipponico, preferisco l’originale di Poiret!
Arte allo stato puro *_*
Il tuo post è interessantissimo, essendo un amante dell’interior design non posso che adorare quella parete!
Grazie mille, Giorgio, sei molto gentile. Anch’io adoro l’interior design, anche se questo è un post un po’ anomalo e casuale, nel senso che all’interior design si arriva per vie traverse cioè tramite Poiret e a Walker. Per l’interior design nel frattempo mi consolo col board dedicato su Pinterest 😉
Bellissime queste ispirazioni! Mi viene quasi voglia di realizzarle a casa mia!
Fallo. Come dicevo anche sopra ho visto un blog di una ragazza straniera che prendendo spunto da uno dei due murale ha realizzato lo stesso albero, a modo suo ovviamente. Magari smanettando un po' trovo le istruzioni per l'uso 😉
La somiglianza tra i due alberi è forte e il primo ha sicuramente più fascino, ma il significato nascosto dietro il secondo è veramente forte.
Ma sai Priscilla, in realtà quel significato è una mia supposizione. Cioè io ci ho visto anche questo, ma magari è una cosa che non sta né in cielo né in terra.
somiglianza molto intensa ma ognuno trasmette cose diverse!!
Il collegamento è chiaro ed evidente e lo avevo colto anche io nell'istante in cui mi sono innamorata di quella foto, di quella stanza, di quella decadenza e di quel velo di tristezza che traspare. Walker è tra i miei preferiti, lo sai, quindi ho adorato questo post. Ho fatto +1. Un bacio, notte!
Grazie mille, Nunzia, sono contentissima del tuo +1 🙂 So che ami Walker come me; è proprio la dolce malinconia che rende tutto così speciale.
L'idea del ciliegio che richiama alla pittura nipponica mi piace davvero molto. Anche la seconda di Tim Walker è bella. Lui è un genio, lo adoro!
Anch'io lo adoro immensamente 🙂
molto suggestiva la foto di walker!
Ho letto con grandissimo piacere questo post (e non solo questo), questo è un blog dagli spunti interessanti, uno di quelli che corri a leggere solo per il gusto di farlo!
Wow, grazie davvero. Sono molto contenta e poi detto da te che scrivi sempre testi così personali e intensi è il massimo 🙂
Che post bellissimo, dettagliato e stimolante! A me l’immagine sulla parete dell’albero di ciliegio mi ha sempre affascinato, sarà che amo moltissimo la tradizione giapponese! Fatto sta che sogno un giorno di avere una bellissima rappresentazione in camera, anche se non potrà mai eguagliare queste! *__*
Grazie mille, Donatella. Beh eguagliare queste e un po’ difficile, anche se però non si sa mai. Magari scopri di avere un talento per le pitture murali 😉
Meraviglia, bellissimo post!
Grazie mille, Laura!
Molto bello questo post. Un po’ diverso da tutto quello che si legge normalmente. Finalmente qualcuno che parla di arte. Un post di ispirazione!
Ma sei troppo gentile, grazie mille 🙂
non so perchè ma a mio parere avere una forma d’arte del genere in casa mi obbligherebbe a diventare un vegetale pensante che non farebbe altro che guardare il muro! adoro i fiori di sakura, sono proprio un mio debole!
Piacciono tantissimo anche a me. Uno dei miei sogni è quello di andare in Giappone per la festa dell’Hanami, deve essere spettacolare.
meravigliosi entrambi
Anche io come Eleonora ne vorrei uno in camera 😛 Splendidi entrambi!
Fantastico…dopo 80 anni l'incanto viene rivisitato magnificamente! 🙂