PARIS Fashion Week 1 – Fall-Winter 2012-13PARIS Fashion Week 1 – Fall-Winter 2012-13
La sfilata Louis Vuitton non è ancora iniziata ma la magnifica scenografia, a metà tra Hugo Cabret e Assassinio sull’Orient Express, lascia tutti con una sensazione di fuori luogo onirico.
L’atmosfera rétro, romantica e ipnotica – amplificata dalla soundtrack (The Photographer di Philip Glass) – è confermata all’apparire delle modelle. Scortate da facchini in divisa come le viaggiatrici di Agatha Christie, sembrano creature di una dimensione in cui le epoche si fondono per volere di un’eccentrica entità superiore.
Gigantesche – grazie a scarpe-trampolo -, presentano silhouette allungatissime e stratificate, con pantaloni alla caviglia a far da sottofondo a gonne e abiti; un vero trend di stagione questo, avvistato anche da Marc Jacobs, Chanel e soprattutto Prada, con cui Vuitton condivide i rimandi anni Sessanta e la profusione di ornamenti.
Se infatti la prima impressione, dovuta anche alle alte cloche di Stephen Jones, gravita attorno agli anni Dieci, a dominare sono i Sixties – linee svasate, ampi colli, bottoni gioiello, lurex e jacquard tappezzeria – mixati con il primo Ottocento alla Jane Austen, fatto di tagli impero, spencer e cappotti/marsina.
Interessanti i decori-tappeto in resina, le applicazioni ologrammate e il patchwork a scacchi in pelle, che conferiscono un sapore tra lo space e l’orientaleggiante.
Il finale è dei look a boule, della pelle di struzzo e dei ricami di paillette.
Le borse trionfano, trasportate anche tre alla volta dagli inappuntabili facchini; cappelliere e tote, doctor bag e clutch in coccodrillo, pelliccia o col monogramma in swarovski e lustrini.
Divertenti gli occhiali enormi effetto Willy Wonka.
VALENTINO
In questo caso le immagini di donne in costumi tradizionali riunite sulla mood board si traducono in jacquard che sembrano tappeti caucasici, fiorellini da contadinella, arricciature a punto smock, bordi di passamaneria, patchwork e ricami che, insieme agli alamari, finiscono col suggerire una preponderanza di suggestioni est europee e russe; perfettamente a loro agio su cappotti con collo alla coreana e pettorine militari, su giacche e abiti in pizzo e cristalli.
Il tutto elevato a pura leggiadria – come sempre – ma poggiato su una base dark, fatta di nero e pelle in abbondanza; una sorta di fetish bon ton esemplificato nei look da elegante istitutrice d’altri tempi.
Non mancano ovviamente flash di rosso Valentino (splendido il vestito con fiori intagliati in pelle), bianco, rosa e di una fantastica tonalità nude.
Stupende le tute – pulite e sensuali – e le cappe, decisamente un trend della prossima stagione invernale; i bermuda aggiungono un tocco di freschezza anche alle mise più preziose.
La sera, tra macramè, balze, trasparenze e ricami scintillanti, presenta due autentici coup de théâtre: l’abito nude con inserti floreali a piccolo punto e quello finale in cui l’arazzo etnico viene declinato in micro paillette.
la sfilata di vuitton è stata una delle più belle soprattutto a livello di scenografia!
A me è piaciuta tantissimo. Scenografia, musica (stupenda), modelli e concezione della sfilata hanno creato un'atmosfera onirica e ipnotica. Bella!
Ho apprezzato lo show di Louis Vuitton, in particolare scarpe, stupendo!
@little moon lover Bellissimo davvero! Le scarpe mi attraggono ma devo riconoscere che un po' m'intimoriscono.