Paris Haute Couture Fall-Winter 2012/13 – Parte 1: Raf Simons per Christian DiorParis Haute Couture Fall-Winter 2012/13 – Parte 1: Raf Simons per Christian Dior
Il debutto di Raf Simons da Dior è l’evento che tutti attendevano.
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Backstage at Christian Dior, Couture Fall 2012 |
Scelta furbissima. Occorreva dare un taglio netto all’era inimitabile di Galliano, inaugurando una stagione antitetica ma ugualmente luminosa. E come, se non col poeta del minimalismo, l’uomo che sa coniugare essenzialità e romanticismo e che ama la couture al punto da dedicarle una trilogia da Jil Sander?
Così dopo mesi e mesi di un toto-nomi che ha coinvolto i migliori designer sulla piazza, quando ormai si era persa la speranza, ecco l’annuncio che nessuno prevedeva.
Da allora giusto il tempo di mettersi all’opera per l’haute couture invernale.
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Richard Avedon |
Come Dior nel dopoguerra rivoluzionò tutto tornando al passato e all’opulenza, così Simons ha iniziato la sua avventura con un approccio altrettanto sovversivo ancorché di segno opposto.
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Dior house models – S-S 1957 – Cecil Beaton |
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Ghislaine Arsac in Dior – 1956 |
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Monsieur Dior in atelier |
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Suzy Parker in Christian Dior – 1950 |
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Dior – 1952 |
e della giacca Bar*, pezzo forte per rigorosi tailleur pantalone.
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A sinistra, foto di Willy Maywald (metà anni 50) – A destra, Patrick Demarchelier per Dior Couture, 2011 |
Semplici pantaloni neri a sigaretta che dilagano ovunque, trasformandosi in base ultraminimal su cui innestare quel che resta dei sontuosi abiti da sera iperdecorati con bustier ed enormi gonne.
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Mary Jane Russell in Dior by Louise Dahl-Wolfe – 1950 |
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Dovima in Christian Dior – Harper’s Bazaar – December 1950 |
La linea Profilée, la Vivante e la celebre Corolle– eternata dalla definizione “New Look” di Carmel Snow e dalla soave apparizione di Grace Kelly* in Rear Window (1954) – completi e abiti delicatissimi anche quando si caratterizzano per coppe segnate, profluvi di astrakan e visone o nude look;
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Abito Esther – Christian Dior – 1952 |
Un compendio di femminilità, forza e contemporaneità, ben raffigurato dall’accostamento tra fiori – adorati da Monsieur e traboccanti persino dalle pareti della Fondation Gulbenkian in un delirio naturalistico/onirico senza precedenti -, rigide cinture metalliche e materiali come il crespo di lana e la flanella lavorata a maglia.
Forse in una collezione così la massima espressione del lusso è quella dei capi in seta Bucol con stampe dripping dipinte dall’artista Sterling Ruby.
*ma l’ultima collezione haute couture era deliziosa!
*vita segnata e fianchi arrotondati da un’alta baschina
*il Paris Dress, ispirato al New Look, era di Edith Head
The Raf Simons’ debut at Dior has been the event that everyone was waiting for.
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Backstage at Christian Dior, Couture Fall 2012 |
After the stormy exile of Galliano and a transitional year with Bill Gaytten*, three months ago Simons was appointed creative director.
After the Galliano’s inimitable period, an anthitetic but equally bright era has begun with the minimalist poet, the man who can match terseness and romanticism and who loves couture so much to dedicate a trilogy at Jil Sander.
In only 12 weeks Simons has managed to sketch out a very refined collection that summarizes his view of fashion and the stylistic codes of whom has contributed to make history of fashion starting from two words: New Look.
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Richard Avedon |
As Dior revolutionized everything in the postwar years going back to the past and luxuriance, so Simons has begun his adventure with an equally subversive although opposite approach.
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Dior house models – S-S 1957 – Cecil Beaton |
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Ghislaine Arsac in Dior – 1956 |
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Monsieur Dior in atelier |
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Suzy Parker in Christian Dior – 1950 |
The Belgian designer has given his version of Dior style with respect but without awe: an essential and unbelievably up-to-date version, which manages to balance luxury with current needs; like the rereading of the Sinueuse silhouette and Bar jacket, set piece for rigorous trouser suits.
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Dior – 1952 |
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A sinistra, foto di Willy Maywald (metà anni 50) – A destra, Patrick Demarchelier per Dior Couture, 2011 |
Simple black cigarette trousers change into ultraminimal base on which the remains of the opulent, hyperdecorated gowns with bustiers and full skirts place themselves.
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Mary Jane Russell in Dior by Louise Dahl-Wolfe – 1950 |
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Dovima in Christian Dior – Harper’s Bazaar – December 1950 |
The silhouettes Profilée, Vivante and Corolle – immortalized by the Carmel Snow’s definition “New Look” and by the amazing appearance of Grace Kelly in Rear Window – live again through delicate coats, suits and dresses also when present bra insets, floods of astrakan and mink or nude look;
Maybe the Simons’ secret is just the ability to handle the luxury archetypes – fur, embroideries, crystals, feathers, precious fabrics – reducing any ostentation to enhance only their beauty.
Maybe in a collection like this the highest expression of luxury is symbolized from the Bucol silk items with dripping prints painted by Sterling Ruby.
*but the last haute couture collection was delightful!
*waisted and hips rounded by an high basque!
Splendido post!! Il top fuxia è assolutamente fantastico!
Grazie! Sì, fantastico come tutto il resto
gran post per una gran bella collezione!! sono rimasta davvero entusiasta quando l'ho vista.. queste linee pulite e retrò.. la vita alta stretta, i pantaloni a sigaretta, le scarpe a punta per non parlare del make-up… modernissimo..sublime
Grazie mille! So che ci sono stati pareri discordanti su questa collezione e polemiche sul fatto che tra il pubblico super vip (composto tra gli altri da alcuni dei designer più importanti in circolazione come Elbaz, Tisci, Jacobs, Theyskens, Alaia, Van Assche) c'è stato chi si scambiava risolini non meglio identificati. Su di me – per quello che conta – ha avuto un effetto notevole
Bellissima collezione!
🙂
Collezione da favola! Alessia
Davvero!
adoro questi post! e dior !!!
Grazie mille; tutto merito di Dior 😉
Favolosi ABITI favolosa Collezione…. senza parole 😀 vieni a dare un'occhiata anche al mio BLOG, giusto in questi giorni stò pubblicando nuovi outfit, mi farebbe piacere avere dei pareri ;)…. e se ti va seguimi!!! come stò facendo io da ora 😛
Davvero favoloso tutto. Grazie mille. Verrò sicuramente; a ogni modo sono già tra i tuoi follower 😉
Sono abiti davvero da favola, non puoi non incantarti nel guardarli 😀 Con affetto,Mia
Sì davvero 😉
Come al solito un post super approfondito con tante immagini d'archivio(le mie preferite). Sai già quello penso a proposito di questa collezione, ma ora che riguardo le foto sono ossessionato da un solo pensiero…il make-up non è un granché, anzi rovina l'armonia delle silhouette. Avrei lasciato le labbra rosse, ma quegli ombretti e le ciglia colorate, non mi convincono affatto
Grazie mille! Il make up è strano oltre che diverso da modella a modella; in alcuni casi mi piace – pur non essendo esattamente il mio genere -, in altri come dici tu ha indubbiamente un effetto un po' pesante. Certo anche a me dispiace per Galliano – ma sono sicura che tornerà in qualche nuova sfavillante personificazione -, però Raf è stato un'ottima scelta.
Complimenti per il post. Puntale e ottima scelta delle fotografie. Mi viene in mente la frase di Coco Chanel…”Ci sono vestiti per camminare, e altri per volare…”
Grazie mille! Che bella questa frase di Chanel; è così poetica. Mi sembra perfetta!
selezione da favola e tanta nvidia per questi vitini da vespa!
A chi lo dici, sono verde d'invidia per i vitini
Heartbreaking images honey!!! Totally loved this post!!! Thanks so so much for the lovely comment on my blog. I love your blog and I am following you via Bloglovin. Best Regards. Miss Margaret Cruzemark. http://margaretcruzemark.blogspot.com/
Great, Miss Margaret Cruzemark! Thank you very very much!!! I'm following you via Bloglovin too. Kisses