Paris Haute Couture S-S 2013: Chanel, Christian DiorParis Haute Couture S-S 2013: Chanel, Christian Dior

Le sfilate dell’Haute Couture per la primavera-estate 2013 sono appena terminate ed ecco il nostro primo post dedicato a due delle passerelle più entusiasmanti: Chanel e Christian Dior.
Nei prossimi giorni Valentino, Giambattista Valli e una sintesi veloce degli altri.
 
 

 

CHANEL
Un incredibile bosco incantato nel Grand Palais. All’interno fanciulle graziose si aggirano rapite dalla magnificenza della natura. Un po’ uccelli, un po’ ninfe silvestri, tutte innegabilmente Chanel.
È trascorso un mese e mezzo dalla sorprendente Métiers d’Art eppure Karl Lagerfeld è riuscito a dar vita a una delle sue collezioni più belle degli ultimi anni.
Sarà l’atmosfera magica e romantica ma la rivisitazione dei fondamentali della maison è speciale, rétro e straordinariamente fresca al tempo stesso. Tweed, bianco e nero, pizzo, pieghe, vestitini da educanda e tailleur (bellissimi quelli longuette da giovane Coco) appaiono vivificati, racchiusi tra due costanti: stivali-collant spuntati di merletto o pelle e spalle incorniciate.

 

Caratteristiche dell’estetica Lagerfeld, le “framed shoulders” sono declinate sotto forma di “mantelline”, di trompe-l’œil o di maniche scultura o ancora nella versione originale: tagliate, con qualcosa di candido che spunta da sotto a incorniciare spalle e collo come un fichu ottocentesco che talvolta si trasforma in tuta metallizzata. 


Parola d’ordine risplendere; basta dare uno sguardo al trionfo di paillette e cristalli degli strepitosi abiti con motivi floreali.

 

Menzione a parte per make-up e acconciature. Sugli occhi ciglia di organza effetto piume di corvo, 

 


mentre i capelli sono raccolti da Sam McKnight in volute che sembrano rovi e su cui sono fissate decorazioni di piume e chiffon a simulare foglie cadenti o code di uccelli giganteschi. 

 


Le stesse strisce di voile e piume che si propagano al resto del corpo per look decadenti e raffinatissimi, sospesi tra Dickens e Proust.

 

Infine la sposa e il coup de théâtre delle “spose gemelle”.

Accompagnate dal figlioccio di Monsieur – Hudson Kroenig -, le due spose sono un riferimento eloquente alla controversia francese sui matrimoni gay.

 

 

 

CHRISTIAN DIOR

 

 

Dalla foresta teutonica di Karl Lagerfeld al giardino delle delizie di Raf Simons.
Tutto parte dall’autobiografia di Monsieur Dior e dalla scoperta della sua passione per il giardinaggio. Granville s’intreccia così ai ricordi del giardino della famiglia Simons; metafora di una collezione delicata in cui l’omaggio al grande couturier si fonde con l’impronta sempre più marcata del designer belga.
Le creazioni storiche della maison sono trasfigurate e in qualche modo travolte dal mix di essenzialità, freschezza e contemporaneità di Simons. La giacca Bar ha curve meno nette ed è abbinata ai pantaloni a sigaretta, gli stessi che si accompagnano anche ai bustier di ex sontuose mise da ballo.

 
Non mancano gonne ampie, a calice, ad anfora e pannelli laterali così come drappeggi e soprabiti da sera ma su tutto aleggia una sensazione di decostruzione, asimmetria, innovazione e semplicità.

Vedi le linee morbide, i tessuti metallici, le sovrapposizioni quasi architettoniche, l’accostamento anche degli outfit più impegnativi con spessi collant neri o colorati.
 
 
Trait d’union tra Dior e Simons ed esaltazione dell’abilità artigianale dell’atelier, i fiori sono l’elemento dominante della collezione. Si va dai petali di stoffa ai ricami con paillette e cristalli (anche sui guanti), a quelli a punto pieno che trovano tutti il loro culmine negli stupendi abiti a boule.
 
 

Il finale è dei vestiti con gonna a sirena – ma hanno più la forma di vere e proprie campane -, magari indossati con un cappottino sportivo.

 

 

Deliziose le cuffie candide di Stephen Jones. Affilatissime le scarpe indecise tra surreali décolleté bon ton e piglio “aggressivo”. 


 

Adorabile il look con capello cortissimo (un po’ Janet Leigh in Psycho, un po’ Mia Farrow, un po’ Jean Seberg) e bocca “cristallizzata” by Pat McGrath. 

 

 

 
CHANEL

 

An incredible, enchanted wood in the Grand Palais. Inside there are adorable girls, who seem birds and woodland nymphs; all undeniably Chanel.

After a month and a half from Métiers d’Art, Karl Lagerfeld has succeeded in giving life to one of his most beautiful collections in recent years: the redefinition of the maison’s basic elements is special, rétro and extraordinarily cool at the same time. Tweed, black and white, lace, pleats, boarder dresses and suits (very beautiful the longuette items) look refreshed, contained between two permanent features: blunt, lace or leather boots-stockings and framed shoulders.
 

Typical of Lagerfeld style, the framed shoulders are showed like mini-cloaks, trompe-l’œil or sculpture sleeves or in the original version: cut, with something snow white which frame shoulders and neck like a nineteenth-century fichu or a metallic jumpsuit.

 

Password is shining; you have only to glance at the sequins and crystals of the amazing floral dresses.

 


Honorable mention for make-up and hairstyle. On eyes there are organza lashes which seem crow feathers, while the hair by Sam McKnight looks like bushes with over feathers and chiffon decorations.

 

These strips of voile spread over the body with looks in half between Dickens and Proust.

Finally the coup de theatre of the “twin brides”; a significant reference to the French controversy of gay marriage.

 

 

 

CHRISTIAN DIOR

From the Karl Lagerfeld’s teutonic wood to the Raf Simons’ garden of the delights.
The starting point is the Monsieur Dior’s autobiography and the discovery of his passion for the gardening. So Granville intertwines to the childhood memories of the Simons’ garden; metaphor of a collection in which the homage to the couturier melds with the signature of the Belgian designer.
The maison’s historic creations are overwhelmed by the mix of essentiality, freshness and “contemporaneity” of Simons. The Bar jacket is matched with cigarette trousers, which accompany also with bustiers of sumptuous ball gowns.
 
 
 

Obviously there are full, goblet, amphora skirts and draperies or evening overcoats but all is characterized by deconstruction, asymmetry, innovation and simplicity.

 

 

See the soft lines, the metallic fabrics, the combination of the outfits with thick, black or colored stockings, the architectural superimpositions.

 
 

The flowers are the dominant characteristic of the collection. From the fabric petals to the embroideries with sequins and crystals (also on the gloves), which culminate in the wonderful boule dresses.

 

 

 

Finally the mermaid dresses.

 

The snow white bonnets by Stephen Jones are charming. The sharpen shoes are surreal and strong. The look with very short hair (similar to Janet Leigh in Psycho and to Jean Seberg) and “crystallized” lips by Pat McGrath is adorable.

 



50 risposte a “Paris Haute Couture S-S 2013: Chanel, Christian DiorParis Haute Couture S-S 2013: Chanel, Christian Dior

  1. Syrious ha detto:

    il make di CHANEL era ultra top! però ammetto che le creazioni non mi sono piaciute molto. preferisco di gran lunga quella di Dior. xoxo

    • ElectroMode ha detto:

      Sono due collezioni molto diverse; difficili da paragonare. Karl Lagerfeld – che è un maestro assoluto ma ogni tanto, giustamente, attraversa delle fasi di stanca – questa volta è riuscito a dare una versione fresca, elegantissima e a tratti fiabesca dei canoni della maison. Raf Simons sta imprimendo sempre più la propria visione e il connubio tra il suo mondo e quello di Dior secondo me è vincente

  2. Moda ha detto:

    Bellissime entrambe mi piace l'originalità di Chanel (make-up-8 fantastico e la raffinatezza d'altri tempi per Dior. Kiss

  3. A mio modesto parere il confronto non regge, Chanel su tutta la linea!! La scelta dei colori basici, la cura nei dettagli, quei splendidi stivali argentati…per non parlare del trucco e del vestito da sposa…mi è piaciuta davvero tantissimo questa collezione! Di Dior ho apprezzato i vestiti più semplici, senza decorazioni, dove però vengono in risalto le forme

    • ElectroMode ha detto:

      Come dicevo sono imparagonabili ma dal mio punto di vista bellissime entrambe. Io di Dior invece ho amato gli abiti a boule; rétro e ipercontemporanei al tempo stesso con in più decori pazzeschi.

  4. My Vintage Curves ha detto:

    Il make up da Chanel è da dieci e lode, Dior invece mi ha deluso un po'. Sarà che gli abiti di Valentino mi hanno letteralmente rapita. www.myvintagecurves.it

    • ElectroMode ha detto:

      Sì, di Valentino – altra collezione meravigliosa – parleremo nel prossimo post. <br />Dior invece io l&#39;ho trovata deliziosa, una sintesi perfetta tra passato e presente; certo alla fine è tutto molto soggettivo.

  5. Simona Venus ha detto:

    Due collezioni stupende – due runway meravigliose; abiti da sogno, per non parlare del make up un pò noir / dolls di chanel

    • ElectroMode ha detto:

      Sì anche i make-up sono stati entrambi spettacolari. Quello di Chanel – un po&#39; da bambola gotica, un po&#39; da uccello – era favoloso; da menzione speciale però anche la bocca cristallizzata di Dior.

  6. The Urban Market ha detto:

    Sono entrambe due splendide collezioni ma io ho apprezzato di più quella di Dior. L&#39;abito giallo di Dior è uno dei miei preferiti. Valeria.

    • ElectroMode ha detto:

      L&#39;abito giallo è molto particolare. La parte alta della gonna è trasparente e sembra creare uno stacco tra le due componenti dell&#39;abito, come se ci fosse una specie di sfalsamento. Molto originale nella concezione.

  7. Marcella Camilla ha detto:

    Entrambe bellissime collezioni!! Di Chanel ci è piaciuto molto l&#39;abito da sposa nella foto in cui ci sono due modelle e quelli di piume!! Il trucco era geniale! DI Dior ci sono piaciuti quasi tutti e il trucco era davvero favoloso!

    • ElectroMode ha detto:

      Bellissime. Nel caso di Chanel il finale con le due spose è stato anche un modo elegante ma incisivo per dire la propria sulla questione – al momento molto dibattuta in Francia – dei matrimoni gay.

  8. the chilicool ha detto:

    Entrambe belle le collezioni ma per me Chanel è insuperabile! Alessia

  9. Benedetta ha detto:

    L&#39;ambientazione e lo scenario Chanel sono impareggiabili!

    • ElectroMode ha detto:

      E vabbè, impossibile competere. Ho visto il filmato e sono rimasta senza parole, immagino a stare lì. Lagerfeld ha praticamente ricreato all&#39;interno del Grand Palais un anfiteatro neoclassico (per sua stessa dichiarazione) circondato da una gigantesca foresta ispirata a quella di Weimar.

  10. anna ha detto:

    Caspita che splendore!!! La Chanel era mozzafiato! E gli abiti Dior splendidi con quelle forme nuove, più rigorose, attenuate dai ricami!! Ovviamente il mio apprezzamento è ormai strettamente legato ai tuoi post!! Adorabile il make-up Chanel e le cuffiette di fiori Dior!! anna – www.letourbillondelavie.com

  11. Greta The Cihc ha detto:

    Che spettacolo!!! soprattutto Dior!!

    • ElectroMode ha detto:

      Brava! L&#39;haute couture è la massima espressione della moda e deve far germogliare l&#39;ammirazione in chi guarda. In entrambi i casi i designer hanno fatto un lavoro egregio.

  12. Greta Miliani ha detto:

    Mi dispiace ammetterlo, ma Chanel sta perdendo punti ai miei occhi. La collezione di Dior è sublime!!!! baci, G.

    • ElectroMode ha detto:

      No, dai non dirmi così, Greta. Ci sono state recenti collezioni Chanel che mi hanno deluso, ma con questa e con la Métiers d&#39;Art secondo me Karl si è ripreso bene. Certo in passato ha fatto proprio sognare, però io non sarei così severa. Su Dior mi trovi perfettamente d&#39;accordo; io l&#39;ho trovata bellissima, con alcune punte davvero sublimi, tipo gli abiti a boule.

  13. Giada Graziano ha detto:

    adorabili! specie le labbra con i brillantini:D

  14. Valeria ha detto:

    Aspettavo il tuo post e concordo: due sfilate eccezionali, ma diverse…ho apprezzato molto Dior, come previsto Raf sta facendo un lavoro egregio…devo dirti che pero&#39; tra tutte ho amato alla follia Valentino, mai avrei detto che gli allievi superano il maestro eppure e&#39; cosi&#39;…buona serata e buon weekend! www.rockandfrock.com

    • ElectroMode ha detto:

      Anch&#39;io sono rimasta incantata da Valentino (ne parlerò nel prossimo post). Chiuri-Piccioli sono riusciti a delineare una nuova tipologia di donna molto riconoscibile: altera e delicata al tempo stesso, raffinatissima e sobria anche quando indossa capi elaborati. Certo se non lo hanno superato il loro grandissimo maestro, direi che i due designer ne stanno portando davvero alto il nome.

  15. Chanel non mi ha mai fatto impazzire particolarmente, non so, indubbiamente collezioni divine, ma non riesco a sentirle mie. Valentino invece, beh…un sogno! Ho guardato la sfilata con occhi incantati e mi sono venuti in mente i miei libri di storia dell&#39;architettura e di paesaggistica, quando passavo ore ad immaginare giardini incantati durante le lezioni dei prof. Un bacio e buon we!

    • ElectroMode ha detto:

      Ciao Nunzia!!! Secondo me è naturale che ognuno di noi si senta in maggiore sintonia con uno stile anziché con un altro; io cerco – per quanto possibile – di valutare le collezioni con un po&#39; di distacco, anche se non sempre ci riesco. Non faccio fatica ad ammettere che però la donna che guardo ammirata e che mi fa pensare “mi piacerebbe essere così” è proprio quella di Valentino.

  16. Dora Marotta ha detto:

    Ho preferito Chanel a Dior, queste collezioni di Raf Simons saranno anche belle ma non riesco a sentirle davvero. Ho amato invece la sfilata di Valentino! xoxo

    • ElectroMode ha detto:

      Ciao Dora! A questo punto direi che la più amata almeno qui su ElectroMode è la sfilata di Valentino. Effettivamente non posso darti torto; è stata meravigliosa. Ne parleremo più approfonditamente nel prossimo post. 🙂

  17. Carola D. ha detto:

    chanel tutta la vita per me!!! ( magari…) ! baci

  18. Marta ha detto:

    Chanel anche se per me è impeccabile, è molto estroso!mentre Dior lo preferisco di più 🙂 baci

    • ElectroMode ha detto:

      Ciao Marta!!! Questa giustissima disparità di opinioni fra voi follower – divise ad altissimi livelli tra 3 partiti Chanel, Dior e Valentino – mi fa venire in mente che forse devo iniziare a proporre dei mini sondaggi. Saranno sicuramente meno deprimenti di quelli della campagna elettorale in corso.

  19. Mia ha detto:

    Dior è divino! 🙂 Baci ♥

  20. Margaret Cruzemark ha detto:

    You are so creative! I love looking through your blog. Best Regards. Miss Margaret Cruzemark

  21. Alessia Vanni ha detto:

    Chanel è sempre originale!

  22. Giorgio Schimmenti ha detto:

    Di sicuro preferisco Dior… anche se risente della mancanza di Galliano! Chanel assolutamente out!

    • ElectroMode ha detto:

      Ciao Giorgio. Riguardo Galliano, nessuno che sia appassionato di moda potrà mai dimenticare le sue sfilate incredibili però ormai la sua stagione da Dior è passata. Pur nella sua diversità a me piace molto Raf Simons che sta giustamente filtrando lo stile Dior alla sua maniera, senza scimmiottare nessuno. Per il resto, a ognuno il suo! Nel senso, a ognuno le sue preferenze.

  23. Fabrizia ha detto:

    Mi è piaciuto un sacco questo post, buon inizio settimana!!

  24. I really love Christian Dior, really love! Amazing article! kisses babes!

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