Concludiamo gli approfondimenti dedicati alla p-e 2013 haute couture con Valentino e Giambattista Valli. In più una velocissima carrellata su: Maison Martin Margiela, Giorgio Armani Privé, Iris van Herpen, Jean Paul Gaultier ed Elie Saab.
VALENTINO
E veniamo alla passerella forse più acclamata; quella di Valentino.
Acclamazione per una collezione incantevole ma anche definitiva consacrazione dell’impresa compiuta dal duo Chiuri-Piccioli: perpetuare e attualizzare i capisaldi della maison delineando uno stile nuovo, peculiare, inconfondibile.
Il loro abito lungo con maniche ai polsi, austero ed etereo, è diventato un marchio di fabbrica. Nella sua semplicità è riconoscibilissimo e – pur differenziandosi da essa – coerente con la tradizione della griffe.
È come se la femminilità e l’eleganza assoluta di Valentino fossero state virate in una tonalità trattenuta ed essenziale, determinando un ibrido tra una vestale, una ninfa e una fanciulla in fiore.
L’ispirazione della collezione proviene dagli antichi giardini all’italiana in cui l’architettura incontra la natura e quindi dai labirinti di siepi e dalle volute in ferro battuto dei cancelli. Bellezza e mistero. I ghirigori ricreati con crêpe arrotolato sono uno dei principali elementi decorativi (anche per le scarpe) e trovano la loro massima espressione nello spettacolare mantello-gabbia che “imprigiona” gli uccelli di un candido abito virginale.
500 ore di lavoro manuale per produrre questi arabeschi; di più per i capi elaboratissimi, magari interamente ricoperti di ricami in madreperla o topazi.
Tuniche da sacerdotessa con o senza cappa incorporata
si alternano a vestitini ad anfora, ad abiti e completi con orli a fazzoletto o con gonne a ruota anni Cinquanta.
Tantissimo pizzo, fiori, guipure multicolori e voile micro pieghettato per mise dall’aria spumeggiante.
Tutto nei toni del bianco, avorio, nero, rosa carne, tortora e ovviamente rosso Valentino.
Un connubio perfetto fra creatività, maestria artigianale e rispetto della storia. Quella di un uomo inimitabile – Valentino Garavani – che alla fine della sfilata non ha potuto contenere l’entusiasmo e un abbraccio commosso ai suoi discepoli.
GIAMBATTISTA VALLI
Giambattista Valli è uno di quei designer che sembrano nati per l’haute couture.
I tessuti che adopera, i panneggi, i virtuosismi, la naturalezza con cui rielabora i codici classici dell’alta moda aggiornandoli e rinfrescandoli per le sue giovani socialite, tutto trasuda predisposizione e passione assolute.
Attitudini che questa primavera-estate si sono tradotte in una collezione un po’ discontinua ma con punte di vera eccellenza come i look ad anfora e quelli in pizzo con gonne ampie.
Due i pattern dominanti: l’animalier e i fiori, declinati rispettivamente in bianco e nero e in colori tenui.
Ocelot per il cappottino d’apertura e per abiti di chiffon;
coccodrillo negli inserti in velluto devoré sul robe-manteau con colletto coordinato o ancora nella versione stampa del mini tailleur con ruche e del completo fluttuante vestito lungo + pantaloni;
zebrati e maculati che quasi perdono la loro fisionomia per sciogliersi in motivi grafici; in tutti i casi un’ispirazione animale depotenziata dal suo lato aggressivo e proposta in maniera raffinata grazie tra l’altro alla particolare attenzione a taglio e linee.
I fiori prendono invece corpo in una portentosa variante 3D in piume su tulle e pizzo. Straordinari!
Belli anche quelli minuscoli in organza e paillette e quelli ricamati a punto pieno.
Da segnalare il cappottino scultura con ciuffi di piume e corolle di grosgrain, gli stupendi miniabiti con retro effetto mantello, le scarpe e i bijou.
Luigi Scialanga si è superato plasmando trionfi piumati e floreali per collier, cinture e tiare che danno alle modelle un delizioso aspetto sovraccarico, un po’ zarine un po’ ninfe.
Meno interessanti gli abiti con gonne esageratamente voluminose e quelli con sopragonne asimmetriche.
E INOLTRE
Piume, ricami di cristalli, velluto devoré per la scomposizione e trasformazione di preziosi capi anni Venti e Cinquanta. Il risultato notevole e necessariamente unico. Sul finale look creati con carta per caramelle, ispirati all’artista Felix Gonzalez-Torres;
GIORGIO ARMANI PRIVÉ
L’Oriente filtrato con gli occhi di Armani. Mikado, rosso lacca o arancio, fantasie etniche, sovrapposizioni di abiti e pantaloni, tutto secondo il caratteristico rigore dello stilista. Domina incontrastato il gilet. Nuovo decoro effetto scettro;
IRIS VAN HERPEN
È l’elettricità l’ispirazione della van Herpen per abiti scultura, appuntiti e che a tratti somigliano a origami. Realizzati attraverso il sistema della stampa 3D e con materiali talmente nuovi da essere ancora senza nome. Avveniristici!
JEAN PAUL GAULTIER
La solarità e il fascino dell’India non potevano sfuggire a Gaultier che mixa colori e ornamenti tipici coi classici del suo guardaroba. Finale sorprendente con bimbe indiane nascoste sotto l’enorme gonna a cupola della sposa completa di zainetto portenfant;
Romantico e delicato, Elie Saab manda in passerella il consueto trionfo di cristalli in varie tonalità, dal bianco al nero passando per celeste, rosa e champagne. Silhouette semplici e fluide che talvolta ricordano una versione mediorientale e iperdecorata di Valentino.
VALENTINO
Ovation for the Valentino’s enchanting collection but also definitive recognition for the endeavour of Chiuri-Piccioli duo: to perpetuate and update the maison’s cornerstones outlining a new, characteristic, unique style.
Their long – austere and ethereal – dress with wrist-length sleeves has become a trade-mark.
The femininity and the absolute elegance of Valentino have been inflected in a more controlled and essential way.
The collection’s inspiration derives from the ancient Italian Renaissance gardens in which the architecture meets nature and then from the hedge mazes and from the wrought-iron coils of the gates. The swirls made with rolled crêpe are one of the main decorative elements (also for the shoes) and express themselves at the peak with the spectacular cloak-cage over a snow-white dress with birds embroidered.
It has taken 500 hours of handwork to make these arabesques.
Tunics with or without incorporated capes alternate with amphora dresses, suits and dresses with hanky hems or full skirts Fifties style.
There is a lot of lace, flowers, multicolor guipure and micro pleated voile.
The colors are white, ivory, black, pale pink, dove-grey and obviously Valentino red. A perfect union among creativity, handcrafted mastery and respect for the history of the griffe.


GIAMBATTISTA VALLI
Giambattista Valli is one of those designers who seem born for haute couture.
He reworks the classical codes of the haute couture modernizing and refreshing them for his young socialites, spreading talent and absolute passion.
In the spring-summer collection these aptitudes have been translated in a bit irregular way, but whit highpoints like amphora looks and those with lace, full skirts.
The predominant patterns are two: animalier and flowers, respectively in black and white and in soft colors.
Ocelot for the opening coat and the chiffon dresses; crocodile for the devoré velvet elements of the robe-manteau or printed for the mini suit with ruches and the floating suit long dress + trousers. This is a refined animal inspiration also thanks to the attention for cut and lines.
Flowers take shape in a wonderful 3D version with feathers on tulle and lace, in organza and sequins or embroidered.
The sculpture coat with feathers and petersham is very beautiful, as well as the splendid minidresses with cloak, the shoes and the bijoux.
Luigi Scialanga has surpassed himself moulding brass flowers and feathers for chokers, belts and tiaras.
FURTHERMORE
Feathers, crystals embroidered, devoré velvet. Maison Martin Margiela has broken up and transformed precious Twenties and Fifties items. The result is remarkable and unique. The final looks have been created with candy wrappings, inspired by Felix Gonzalez-Torres;
GIORGIO ARMANI PRIVÉ
The East filtered with Armani eyes. Mikado, China red or orange, ethnical prints, all characterized by the strictness of the designer. The waistcoat prevails. There is also a new sceptre decoration.
IRIS VAN HERPEN
Electricity is the inspiration of Iris van Herpen for sculpture, pointed dresses which seem origami. They have been made with 3D prints and with high-tech materials. Futuristic!
JEAN PAUL GAULTIER
Gaultier matches Indian colors and ornaments with the classics of his wardrobe. The end is surprising with Indian little girls under the enormous skirt of the bride.
ELIE SAAB
Romantic and delicate, Elie Saab presents the usual triumph of colored crystals, from white to black, from pale-blue to pink and champagne. The simple and fluid silhouettes sometimes remember a Middle East and hyperdecorated version of Valentino.
Valentino è indubbiamente il NOME italiano della moda, a livello internazionale. meritatamente. Una collezione da togliere il fiato!
Sì, bellissima!!!
Valentino e Elie Saab sono sicuramente i nostri preferiti!!! XOXO Marci&Cami
Sì, tra l'altro come dicevo mi sembra che Elie Saab si stia – per quanto possibile – valentinizzando 😉
come Valentino non ce n'è nessuno…davvero un sogno avere un abito del genere nell'armadio!
p.s.= complimenti per il post…davvero ben scritto!
Ah, grazie mille!!! 🙂 Sapevo che avreste apprezzato questa full immersione nella couture di Valentino.
che dire…che le collezioni di Valentino GB Valli sono spettacolari, uniche e così belle perché indossabili. Una gioia per gli occhi, oltre che da indossare. Baci, Ylenia
Magari, Ylenia; tra l'altro – per quanto riguarda Valentino – io avrei messo gli occhi sull'abito lungo di pizzo bianco. Si spera nel miracolo!!!
Meraviglioso e dettagliato recap per cui ti ringrazio, visto che purtroppo non ho seguito molto bene l'haute couture causa impegni e studio.
Grazie mille per i complimenti; sono davvero onorata! Che felicità poi ricevere un commento così lungo e dettagliato!!! Mi conforta ogni tanto dialogare con persone come te. A proposito di Chiuri-Piccioli – per quanto adepta del Maestro e originariamente scettica – devo dire che ormai mi piacciono praticamente sempre, anche con le borchie.
o mio dio…. non ne butterei via uno!!! li vorrei tutti!!
Mi associo; non so cosa si debba fare per averli, anche usatissimi vanno bene.
Meraviglioso su tutti a mio parere, è Giambattista Valli.
Sì, alcuni look in particolare sono meravigliosi!
Valentino il sogno di tutte. Trovo la collezione molto bella, insuperabile!! Alessia
Penso di poter dire a questo punto che almeno per le follower di ElectroMode (ma non solo) Valentino è il top di questa sessione haute couture.
Valentino e Elie Saab semplicemente DIVINI!!! Però mi è piaciuto molto anche Gaultier!
Penso (o almeno lo spero per le superstar del Kodak Theatre) che alcuni di questi outfit li rivedremo presto sul red carpet degli Oscar. Specie quelli di Elie Saab.
Valentino è strepitosa. Kiss
Perfettamente d'accordo. Kiss anche a te
Sono completamente innamorata della collezione di Valentino, davvero femminile ed elegante, ha qualcosa di etereo!Buon martedì!
Ciao Fabrizia, anch'io sono sufficientemente innamorata; penso che a questo punto potremmo costituire un Valentino fan club.
Valli Batte Valentino 10-0. Vittoria schiacciante decisamente. Adoro lo stile “fatato” e sognatore di Elie Saab. I suoi abiti sembrano veramente usciti da una fiaba. Mi lasciano: SOGNARE. Non ho altro da dire, se non che Jean Paul Gaultier avrebbe potuto benissimo creare qualcosa di migliore e classico, visti i suoi classici gusti. un bacino!
Ahi ahi, Martina, così getti nello sconforto frotte di fedelissime dello stile vestale Preraffaellita. Giambattista è bravissimo però 10-0 non è un po' troppo? Elie è una certezza anche se certe volte eccede nel “cristallismo”, neologismo appena coniato. Sì Jean Paul mi diverte sempre però noto un momento di stanchezza; avrebbe potuto applicarsi un po' di più
Credo siano state tutte sfilate molto belle,devo dire che gli abiti di Valentino e di Elie Saab sono meravigliosi eterei, eleganti e sofisticati!
Insomma l'accoppiata Valentino-Elie Saab è quella che va per la maggiore. Ragazze romantiche!!!!
Ovviamente aspettavo il tuo post!! Andare a spulciare le sfilate dai vari siti non è la stessa cosa che venire a leggere i tuoi articoli qui. Vedere invece le collezioni accompagnate dalla lettura dei tuoi commenti è tutta un'altra cosa, non mi stanco mai di dirtelo! Sei il mio punto di riferimento per questo ormai! Valentino mozzafiato, non c'era dubbio! Valli bello
E io aspettavo il tuo commento, che mi dà sempre la giusta dose di entusiasmo. Sentirsi dire che spulciare le sfilate dai siti non è la stessa cosa che leggere i miei articoli mi fa spuntare un sorriso di soddisfazione che va da un orecchio all'altro. Grazie Anna!!!
che meraviglia! sono splendidi! Magari averne uno *_* e complimenti per il post 🙂 molto dettagliato 🙂
Grazie mille, Giada 🙂
love this!
Many thanks 🙂
Aspettavo con ansia il tuo post su Valentino…quanto ti leggo volentieri devo dirtelo, sei davvero brava…io ho amato questa Collezione dal primo all'ultimo capo e, da romana, sono proprio orgogliosa di vedere il lavoro di una vita di un genio, sublimato dai suoi eredi…il mio preferito è quello nude con i ghirigori rossi della 4 foto dall'alto per cui farei follie
Non sai quanto sono felice di sapere che aspettavi con ansia questo post. Il tuo commento mi inorgoglisce molto. Grazie davvero, Valeria! Il tuo preferito è il modello d'apertura della sfilata e anche uno dei miei preferiti; anche se il top per me è il n.14 da vestale, semplicissimo in pizzo bianco. Per i 10.000 euro ahimé penso tu sia anche ottimista
Fondiamo un Fan Club: VALENTINODASTURBO….siamo già parecchie mi sembra 😉 Per il resto i complimenti te li meriti tutti ( e come avrai probabilmente capito Blog nostrani che mi piacciono si contano sulle dita di una mano… ) Se – causa troppe borse Celine – dovessi divorziare e risposarmi con uno sceicco scelgo il n 11… ;-))))
Infatti siamo sicuramente tante; e vai con VALENTINODASTURBO 🙂 Grazie ancora; sì lo so e perciò sono ancora più contenta. Allora io scelgo il 12, quello da super vestale con cappa incorporata; tanto gli sceicchi possono avere più mogli 🙂 🙂 🙂
A me sono piaciute quasi tutte le collezioni di haute couture, Chanel, Valentino, Valli, Elie Saab in primis!
Ciao Sveva, direi che hai proprio buon gusto!!! 🙂 I tuoi primi tre + Dior sono stati il top. Anche a me piace Elie Saab – la maggior parte dei suoi abiti sono a dir poco spettacolari -, però nel caso degli altri tre da te citati diciamo che ci sono un'idea di fondo e una ricerca che secondo me in Elie mancano un po'.
Ok, lo ammetto sono incantata dall'opera del duo Chiuri- Piccioli: eterea, delicata, romantica, preraffaellita. Sono abiti da sogno, con cui poter sentirsi musa come Effie Ruskin.
Sì, sono proprio preraffaellite. Meravigliose!!! E a quanto sembra siamo in molte ad avere voglia di sentirci un po' Effie.