PARIS PHOTO 2011PARIS PHOTO 2011

Al via da ieri e fino al 13 novembre la 15esima edizione di Paris Photo, dedicata alla fotografia africana e in particolare a quella dell’Africa Subsahariana.
Viviane Sassen, Codex, 2010 – Courtesy Michael Stevenson, Cape Town & Motive Gallery, Amsterdam

Dopo l’Europa Centrale, area geografica di riferimento del 2010, per il 2011 si è scelto di puntare i riflettori sulla ricca e per molti sconosciuta produzione del continente nero, anzitutto attraverso African Emerging Photography, mostra omaggio ai Rencontres de Bamako – unica biennale della fotografia africana – e alle nuove generazioni di artisti promosse dalla manifestazione (dal 1 novembre al 1 gennaio 2012); poi con l’esposizione delle opere della Artur Walther Collection e soprattutto con la presenza di circa 40 autori africani e di quattro importanti gallerie sudafricane: da Johannesburg Bailey Seippel – con una selezione d’immagini di DRUM, il famoso magazine sulla black culture –
Cedric Nunn, Green sisters on the back step of the guest house built by John Dunn, Mangete, KwaZulu, Natal, 1982 – Courtesy Bailey Seippel

 

e Gallery Momo – con i lavori di denuncia di Sammy Baloji e Ayana V. Jackson -,

                                                  Ayana V. Jackson, Pvporn: Death, 2011 – Gallery Momo

mentre da Cape Town Goodman Gallery – con la serie completa di In Boksburg scattata da David Goldblatt nei quartieri bianchi della città tra anni Settanta e Ottanta –
      David Goldblatt, Saturday afternoon in Sunward Park, Boksburh, Aprile 1979 – Courtesy Goodman Gallery

e Stevenson che presenta Permanent Error di Pieter Hugo sugli operai della discarica di Accra.
Pieter Hugo, David Akore, Agbogbloshie Market, Accra, Ghana, 2010 – Courtesy of Stevenson, Cape Town/Johannesburg and Yossi Milo, New York

Sempre in linea con la tematica afro le esposizioni di innumerevoli gallerie internazionali: Bernheimer di Monaco con gli scatti di Dahomey del 1967 firmati Irving Penn;
Irving Penn, Scarred Dahomey Girl, Dahomey, 1967 – The Irving Penn Foundation – Bernheimer Fine Art Photography

Fifty One di Anversa e i ritratti del ghanese Philip Kwame Apagya, caratterizzati da sfondi che richiamano interni occidentali e protagonisti goffi che evidenziano la distanza tra sogni e realtà;
                                         Philip Kwame Apagya, No place like home, 1996 – Courtesy Fifty One Fine Art Photography

galerie du jour agnès b. di Parigi con immagini inedite di Malick Sidibé;
                                        Malick Sidibé, Nuit de Noël, 1963 – Courtesy Galerie du jour agnes b.

Magnin-A di Parigi con una mostra-reportage sulle serate di Kinshasa tra gli anni Cinquanta e Settanta, costellate di party e popolate dai dandy Sapeurs;
                     Jean Depara, Les cowboys du quartier Citas, 1958 – Courtesy André Magnin

Françoise Paviot di Parigi con la serie Guru Mask di Alfred Stieglitz;
                     Alfred Stieglitz, Guru Mask / Ivory Coast, c. 1914 – Galerie Françoise Paviot

les éditions de l’œil di Parigi, casa editrice specializzata in artisti africani, che a Paris Photo porta in anteprima il volume sul fotografo malgascio Pierrot Men e quello incentrato su 50 scatti inediti di Malick Sidibé.
                                                    Anonymes, Photographe anonyme, Soudan Français, c. 1890 – Lumière des Roses
                            James Barnor, Drum Cover Girl Erlin Ibreck, Londra, 1966 – Courtesy Baudoin Lebon

 

Punto di riferimento fondamentale per professionisti, collezionisti e appassionati, Paris Photo, transitata  dal Carrousel du Louvre al Grand Palais, si arricchisce quest’anno di un incredibile numero di artisti, arrivati a oltre 3.000, e di nuovi espositori da 23 paesi, per un totale di 117 gallerie (tre le italiane: Forma di Milano, Guido Costa Project e Photo&Contemporary di Torino)

                                                                        Nino Migliori, Il Tuffatore, 1951 – Courtesy Forma Galleria Milano
                                                                    Robert Kusmirowski, Positiv-negativ, 2010 – Guido Costa Project

e 18 tra editori e librai specializzati.
Tra le tante iniziative del salone occorre poi ricordare due mostre: Acquisitions Récentes – volta a illustrare le recenti acquisizioni di tre istituzioni internazionali, la Tate Modern di Londra, l’International Center of Photography di New York e il Musée de l’Elysée di Losanna – e Love on the Left Bank in onore dell’omonimo libro culto del 1956 di Ed van der Elsken,
                     Mercredi 9 novembre, 2011 – © Marc Domage – Paris Photo 2011

perfettamente coerente con l’intento di dare maggiore attenzione nell’ambito di Paris Photo ai libri fotografici (e in quest’ottica si veda anche il Prix du Livre Paris Photo, che per la prima volta verrà conferito nell’ambito di una rosa di 60 volumi individuati tra quelli pubblicati nell’ultimo quindicennio).
Si aggiungano poi tavole rotonde, interviste e performance sul tema Mutations, in cui verranno esplorati i cambiamenti della fotografia in connessione con i cambiamenti della realtà e della società, e la presenza di autori come Mitch Epstein, Martin Parr, Pieter Hugo, Dominique Issermann, William Klein, Erwin Olaf o Paolo Roversi a disposizione del pubblico per autografare le loro opere.
Per finire, il premio SFR Jeunes Talents – andato quest’anno a Marin Hock, a cui si affiancano Virginie Maillard, Bernard Demenge, Colin Delfosse e Patrick Devresse e le mostre dei partner di Paris Photo: ACQUA di Giorgio Armani – che raccoglie 17 lavori di argomento acquatico, scelti da Armani e dai curatori dell’ICP, della Tate e del Musée de l’Élysée – e Des Hommes et des Lieux di J.P. Morgan, con 14 scatti facenti parte della JPMorgan Chase Art Collection.




Di seguito altre immagini da Paris Photo 2011
Alexander Rodchenko, Vladimir Majakovsky, 1924 – Courtesy Camera Work
Bruce Weber, Kate Moss, Golden Beach, Fl., 1997 – Danziger Gallery
Edward Steichen, Triumph of the Egg, 1921 – Courtesy Bruce Silverstein
Eric Rondpierre, Seuil, Champs Elysées, 2009 – Galerie RX
Berenice Abbott, Jean Cocteau, 1926 – Courtesy Howard Greenberg
Julie Blackmon, Queen, 2010 – Courtesy Robert Mann Gallery
Tina Modotti, Piernas de Anita Brenner, c. 1925 – Grafika la Estampa
Karen Knorr, The Joy of Ahimsa, Tarkat Vilas, Jodhpur, Série India Song, 2011 – Courtesy Galerie Les filles du calvaire
Diane Arbus, Woman at a counter smoking, N.Y.C., 1962 – © The Estate of Diane Arbus, Courtesy Fraenkel Gallery
Mike Brodie, #5126, 2007 – Courtesy M+B
NASA, Viking I: Mars, July 7, 1976 – Courtesy Daniel Blau
Andy Warhol, Self photobooth portrait, 1966 – The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts – SAGE Paris
Olivier Metzger, Secondary Road, 2007 – Galerie Bertrand Grimont
Osamu Shiihara, untitled, 1930s – The Estate of Osamu Shiihara – Courtesy MEM Gallery
Taiyo Onorato & Nico Krebs, Leadville 2, 2008 – FELDBUSCHWIESNER Gallery
Anonymes, Veruschka, les perles. Photographie noir et blanc réalisée lors du tournage du film de Carmelo Bene, Salomé, 1971 – Galerie Obsis – Didier Grandsart Sarl



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