Pre-fall 2013: Chanel – Collection Métiers d’Art Paris-EdinburghPre-fall 2013: Chanel – Collection Métiers d’Art Paris-Edinburgh

 

Le precollezioni mettono ansia, almeno a noi. Ma non nel caso di Chanel.

O meglio, non nel caso delle Collection Métiers d’Art; qui si parla di veri fiumi in piena, di sogni a occhi aperti con in più una ratio ben precisa.
Con esse a partire dal 2002 si celebrano luoghi importanti per la maison ma soprattutto il virtuosismo dei laboratori artigianali fornitori prima di Mademoisellee poi del grande Karl. Gli stessi che spesso a rischio chiusura sono stati meritoriamente acquisiti da Rue Cambon.

Così dopo Bombay, Venezia, Bisanzio, Mosca, con la sfilata del 4 dicembre si è volati in Scoziaed esattamente al Linlithgow Palacedi Edimburgo.

Alla Scozia, frequentata negli anni Venti assieme al Duca di Westminster, si deve la passione di Chanel per il tweed; a ciò si aggiunga il recente acquisto della Barrie Knitwear, fornitrice di Coco per tweed e maglieria in cachemire e posta in amministrazione straordinaria ad agosto.
Il fascino nebbioso della brughiera e quello tragico di Maria Stuart, nata proprio al Linlithgow quasi cinque secoli fa, hanno fatto il resto.
Nel cortile del palazzo illuminato da bracieri ardenti è andato in scena un trionfo di tartan, kilt, argyle, maglie Fairy Isle, patchwork e stratificazioni da grande freddo mixate con pizzo e chiffon. Meravigliose le innumerevoli citazioni elisabettiane o Stuart: dalle acconciature ai berretti, dai gioielli alle camicie con maniche ampie, dalle gorgiere alle piume e alle incrostazioni di perle del finale.
Tutto in un’atmosfera magica in cui un Lagerfeld a dir poco impeccabile ha reso omaggio a nomi da non dimenticare: Desruesper i bijoux, Lemarié per le piume, Lesage per i ricami, Massaro per le scarpe, Michel per i cappelli, Causse per i guanti, Goossens per l’oreficeria, Guillet per i fiori di tessuto e Montex per i ricami all’uncinetto.

 

 

 
 
Immagini via Chanel

 

The pre-collections cause us anxiety. But not Chanel.

Or better not the Collection Métiers d’Art; we are dealing with real daydreams.
Since 2002 (with these collections) the maison has been celebrating important locations but especially the virtuosity of the Mademoiselle and Karl Lagerfeld’s suppliers.
So after Bombay, Venice, Byzantium, Moscow, with the runway of the 4th of Dicember we went to Scotland and exactly to Linlithgow Palace of Edinburgh.
 
The Chanel’s passion for tweed depends on Scotland; Coco went there in the Twenties with the Duke of Westminster. Moreover it must be added the recent purchase of the Barrie Knitwear, Coco’s supplier of tweed and cashmere knitwear (placed in a receivership in August).
The foggy charm of the moor and the tragic charm of Mary Stuart, born exactly at Linlithgow Palace almost five centuries ago, have capped it all.
In the courtyard of the palace – lighted by ardent braziers – a triumph of tartan, kilt, argyle, Fairy Isle sweaters, patchwork and stratifications – ideally suited for the great cold mixed with chiffon and lace – has gone on stage.
The innumerable quotes from Elizabethan and Suart age are wonderful: from hairdressings to caps, from jewels to blouses with loose sleeves, from ruffs to feathers and pearls incrustations.
In a charming atmosphere a flawless Lagerfeld has paid homage to names like: Desrues for the bijoux, Lemarié for the feathers, Lesage for the embroideries, Massaro for the shoes, Michel for the hats, Causse for the gloves, Goosens for the goldsmithry, Guillet for the textile flowers and Montex for the crochet embroideries.

 

 

 

 
 
 
Immagini via Chanel



22 risposte a “Pre-fall 2013: Chanel – Collection Métiers d’Art Paris-EdinburghPre-fall 2013: Chanel – Collection Métiers d’Art Paris-Edinburgh

  1. BlueNail Girl ha detto:

    meravigliose queste foto per non parlare della collezione!

  2. The Urban Market ha detto:

    Bellissima queste collezione e splendide le foto! Valeria

    • ElectroMode ha detto:

      In genere non impazzisco per le precollezioni; anche quando sono interessanti mi sembrano sempre un po' pleonastiche. Però ovviamente questo non vale per Chanel e in particolare per la Métiers d'Art. Quest'anno poi Karl è riuscito a beccare in pieno l'atmosfera: Scozia brumosa, castello antichissimo e l'epoca di Elisabetta II e Maria Stuart; che cosa ci può essere di meglio?

  3. Ladyfairy closet ha detto:

    Una collezione fantastica dal piglio elisabettiano! Strepitosa! Bel post, cara. Un abbraccio, Ladyfairy

  4. the chilicool ha detto:

    Fantastica collezione! Sublime!! Alessia

  5. anna ha detto:

    mamma mia!!! mai nessun minimo dettaglio lasciato al caso…tutto perfetto!!! 😉 anna – www.letourbillondelavie.com

    • ElectroMode ha detto:

      Infatti. Dal dietro le quinte poi si capisce ancora di più come non ci sia davvero niente lasciato al caso. Ma come farà? Io ho un'ammirazione/invidia per quest'uomo incredibile.

  6. Sveva ha detto:

    Karl è un genio l'ho sempre pensato, e lo dimostra in tutte le Collection Métiers d'Art!

    • ElectroMode ha detto:

      Sì, proprio un genio. Ogni tanto c'è qualche collezione un po' più “stanca”, però giusto perché dal genio si pretende sempre il top. A ogni modo questa secondo me è incredibile.

  7. io ho adorato ogni singolo capo di questa pre collezione….da favola!!

    • ElectroMode ha detto:

      Sì, hai ragione è tutta meravigliosa, dagli outfit più scanzonati in pantaloni o con gonne corte e calze argyle a quelli da grande freddo, fino a quelli dove più marcato e il riferimento elisabettiano. Stupenda!

  8. Come già sai, io considero le collezioni métiers d'art come fossero le collezioni di alta moda del brand. Kaiser Karl esprime tutto il suo estro seguendo un tema ed un file conduttore totalmente slegato dai suoi canoni estetici. Credo sia grandioso questo suo aspetto camaleontico. Mi piace davvero molto. La collezione esplora le radici profonde della storia Anglo Sassone e sembra di sfogliare un libro

    • ElectroMode ha detto:

      Le Métiers d'Art sono un sogno. Paradossalmente la forte connotazione geografico/storica e l'omaggio ai vari atelier anziché essere un limite sono per Lagerfeld un modo per far andare la fantasia a briglia sciolta e dare il meglio di sé. Questa poi è incredibile; sarà che adoro i luoghi e il periodo ma per me ha un fascino pazzesco col suo castello, i bracieri, la nebbia

  9. fruhlingdesign ha detto:

    la location è mozzafiato! simo

    • ElectroMode ha detto:

      Mamma mia Simo, la location è pazzesca; già mi vedrei di notte nel maniero scozzese spazzato dal vento con indosso un'acconciatura elisabettiana incrostata di perle e un cappottone effetto kilt, ma ovviamente made in Karl 😉

  10. Claudine ha detto:

    a me le pre-collezioni non dispiacciono, hanno qualcosa di “strano” ma affascinante, non so come spiegare…spesso ci sono dei capi molto belli che passano inosservati; questo però è un vero spettacolo, sembra il set di un film… potrei trasferirmi domani nella campagna inglese o scozzese 😀

    • ElectroMode ha detto:

      la Scozia brumosa e l'epoca elisabettiana appartengono alle mie fissazioni. ognuno ha le sue, io ne ho tante, ma quest'atmosfera tra il gotico e il medievaleggiante mi fa impazzire. non avevo mai riflettuto sul fatto che le precollezioni potrebbero avere un fascino particolare da seconde della classe – e infatti ogni tanto ci trovi delle vere e proprie perle –

  11. Ilaria Ro ha detto:

    bella bella questa collezione, karl non sbaglia un colpo! poi la location è magica! ps:sono una tua nuova follower 😉

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