Sejkko – Le Lonely Houses piovute dal nulla

Sejkko - Lonely Houses - The Sensitive House

Sejkko – Lonely Houses – The Sensitive House

SEJKKO

Case vuote e solitarie, piovute dal nulla.

Un cielo incredibilmente azzurro fa da comprimario a costruzioni pastello o dai colori forti, come appena uscite da una favola, da un film di Wes Anderson. Ipnotiche nel loro essere delicate e infantili. Resistenza assoluta della capacità di sorprendersi, del prodigio che a 7 anni era pane quotidiano e che ogni tanto riemerge.

La casa in mezzo al nulla, la strada in mezzo al nulla, the road to nowhere, perché anche nell’epoca social c’è bisogno di staccare, di appartarsi e sognare di volare lontano nella nostra casa-guscio, come in Up. Le case solitarie di Sejkko sembrano superstiti che hanno viaggiato nello spazio e nel tempo, materializzatesi all’improvviso.

E infatti io le ho scoperte per caso su Instagram e da lì mi sono messa sulle tracce del loro autore: Sejkko, dal giapponese kenji che vuol dire bambino sincero, ovvero Manuel Pita, scienziato venezuelano di natali portoghesi, specializzato in intelligenze artificiali, scienze cognitive e sistemi complessi. Non so come si concili tutto ciò – o anche sì -, sta di fatto che a un certo punto Manuel ha iniziato a fotografare col suo Iphone3 e a condividere i suoi scatti tramite Instagram.

Sejkko - Lonely Houses

LONELY HOUSES

Realismo magico” è l’espressione che lui stesso usa per definire il suo lavoro. E “realismo magico” è indubitabilmente l’espressione perfetta anche per la sua serie più famosa – Lonely Houses -, che parla di ciò che ci si porta dentro delle proprie origini ovunque si vada, dello scarto in questo caso tra la realtà delle abitazioni tropicali – tipiche del Venezuela, legate alla quotidianità di Manuel – e un’idea di casa portoghese, quasi ancestrale, sedimentata nell’intimo per essere quella dell’infanzia.

E così ecco servito il ritorno alle radici sul filo della magia: il trasferimento in Portogallo e la sequenza infinita di case semplici o bizzarre, coi tetti spioventi come nei disegni dei bambini, sospese tra solitudine e vita, che Manuel fotografa principalmente nella regione dell’Alentejo – ma anche in Francia, Spagna, Turchia – e poi edita in modo da rimuovere intrusi e corpi estranei, per renderle quanto più vicine al ricordo infantile, all’incantesimo di allora.

“Le mie case spesso hanno la vibrazione del luogo in cui sono cresciuto ma possono confondere l’osservatore. Talvolta sembrano smarrite e fuori posto. Altre volte hanno un senso di autoisolamento e di calore umano all’interno. Le mie case si porteranno sempre dietro elementi della mia infanzia e la dicotomia di casa che è in me.” Sejkko

Sejkko - Lonely Houses - The Oasis House - Turkey

Sejkko – Lonely Houses – The Oasis House – Turkey

Sejkko - Lonely Houses - The Nordic White House

Sejkko – Lonely Houses – The Nordic White House

Sejkko - Lonely Houses - Sintra

Sejkko – Lonely Houses – Sintra

Sejkko - Lonely Houses - Madeira

Sejkko – Lonely Houses – Madeira

Sejkko - Lonely HousesSejkko - Lonely HousesSejkko - Lonely HousesSejkko - Lonely HousesSejkko - Lonely HousesSejkko - Lonely HousesSejkko - Lonely HousesSejkko - Lonely Houses

Sejkko - Lonely Houses - Lollipop House

Sejkko – Lollipop House – ph. in collaboration with Bruno Filipe Sà

Sejkko - Lonely Houses



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