Tropical (& Flamingo) Mania
TROPICAL MANIA
Dipendesse da me, tranne in autunno e a Natale, vivrei tutto l’anno in un posto che oscilla tra la primavera e l’estate, il paradiso esotico e quello mediterraneo, insomma tra sole, mare, vegetazione lussureggiante, colori vitaminici, sabbia e case bianche. Quindi nulla di strano se da mesi sono ipnotizzata da qualsiasi oggetto abbia solo un vago accenno tropical.
La colpa è della moda, ma anche della mia amica Cécile, che – oltre a essere un’ottima designer grafica e organizzatrice di memorabili feste per bambini – da brasiliana doc ha un animo super tropicale e ha finito col farmi innamorare di cose che fino a un po’ di tempo fa avrei guardato con sufficienza. Che si tratti di abiti, design, case, foto vintage, carte da parati o strofinacci da cucina, la mente è sempre più in modalità Paradise, Laguna Blu e compagnia bella, anche se piove e a portata di sguardo c’è una striscia d’asfalto.
Le prime avvisaglie si sono manifestate con le mega foglie di banano create da Idarica Gazzoni per il ristornate Liza Beirut, col décor dell’albergo Casa Fayette di Guadalajara a opera di Dimore Studio, per continuare con l’account Instagram di Plants on Pink (piante spesso tropicali su sfondi rosa) o quello di A Flamingo a Day (con le “avventure” di piccoli fenicotteri di plastica), per finire con la sezione Home di H&M.

Casa Fayette – sala ristornate – Guadalajara – design Dimore Studio – tessuti Mauritius, Pierre Frey
Inutile dire che ho provato in tutti i modi a inserire nella (mia) CASA un wallpaper effetto giungla magari completo di scimmie, tucani e fauna varia (bellissimi quelli di Cole&Son, Hermès, Pierre Frey, Bien Fait, Ananbo o Wall&Decò), ma il comproprietario aka fidanzato – dopo aver accettato carte nautiche e mongolfiere – si è opposto in maniera totale.
Perciò, non so, cercherò di piazzare surrettiziamente un banano vero, un mega fenicottero di plastica o qualche palma tramite cuscini, tovagliette americane o rivestendo l’interno di un armadio. Così quando si aprono le ante per riporre i maglioni si può sognare di essere su una spiaggia caraibica fischiettando Maracaibo Mare Forza 9.
Venendo ai vestiti, se per la p-e 2016 Alessandro Michele ha mixato da par suo il tropical col tailleur bon ton, Tommy Hilfiger ha optato per una via di mezzo tra le camicie hawaiane di Magnum P.I. e la precollezione SS 2014 di Prada in salsa hippie, mentre Paul & Joe ha sfornato un’intera collezione tra palme in technicolor e fiori di tiaré.
Ma ce n’è anche per il prossimo autunno-inverno con le palme da cartolina anni ’80 di N°21 e le stampe ibisco delle camicie da marinaio di Prada.
Ma il bello del tropical è che è un trend democratico e anche in mancanza di adeguato cash ci sono tante cose carine in tema da Zara, & Other Stories, Tiger, Asos o sul negozio Etsy della mia amica Giulia di Rockngiu, che realizza a mano con tessuti dai pattern deliziosi shopping bag, zainetti, pochette e comode sacche inbag. E adesso la carrellata Trop finale.

Rockngiu – sacca Inbag per radunare tutto l’occorrente all’interno della borsa, in tessuto Timeless Treasures
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