Vito Nesta e Boa Boa: tropical chic a Brera
IL BRAZILIAN FUSION DI VITO NESTA
Cólto, volto a strabiliare, un modo per evadere dalla quotidianità. L’esotismo dei viaggiatori del passato in versione contemporanea è la cifra stilistica di molti progetti del designer pugliese Vito Nesta.
La stessa che fa amare i pezzi della linea Grand Tour e che lo ha condotto quasi naturalmente verso l’ultimo lavoro, questa volta come designer d’interni del ristorante brazilian fusion Boa Boa di Brera.
Il tratto caratterizzante la cucina si rispecchia nel décor: colori e atmosfere tropicali in un ambiente essenziale ma vivace e fresco, con dettagli ricercati tra passato e presente.
Ruggine, blu e verde bottiglia le tonalità dominanti, racchiuse tra il sabbia del pavimento in resina e il celeste cielo del soffitto.
PALME, PARETI DI SPECCHI E PESCI ROSSI
La carta da parati Casablanca – disegnata da Nesta per Devon & Devon – introduce nella stanza una fantasmagoria di palme blu da incisione settecentesca, moltiplicate dalla parete-collage di specchi vintage, che richiama una tecnica veneziana del Cinquecento.
“All’epoca – sottolinea Vito Nesta – non era possibile produrre specchi di grandi dimensioni, per cui per le ampie superfici venivano accostati specchi più piccoli, come avvenne nella Reggia di Caserta”. Stesso sistema adottato anche da Portaluppi per Villa Mozart e che qui funge, oltre che da citazione cólta, da espediente per sfondare gli spazi e riflettere gli arredi colorati come in un caleidoscopio.
Tavoli super minimali e sedie in velluto e ottone dal mood anni Cinquanta sono di Calligaris, mentre le lampade sono Guinea Wall e Meringa di Servomuto, realizzate a mano in Puglia. Completano il tutto un gigantesco banano e i centrotavola di ceramica di Capodimonte dei F.lli Majello, che da soli occupano un discorso a parte. Si tratta infatti di elementi ispirati a quelli dei giganteschi centrotavola compositi realizzati nel Settecento per le famiglie aristocratiche napoletane, rivisitati da Vito Nesta con quel tanto di inaspettato e bizzarro che fa la differenza.
Il bagno – come accade nei locali più curati – merita una visita. E infatti, varcata la soglia, inaspettatamente lo scenario cambia e si entra in una dimensione onirico-subacquea, in cui intraprendere un altro “viaggio”, avvolti tra le alghe e i pesci rossi del wallpaper Samoa (sempre di Vito Nesta per Devon & Devon).
Boa Boa – Via Pontaccio 5 – Milano
Ph. Andrea Pedretti
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