Bloc-Notes #1: Urban Simmetry e Sarah K. Benning
Un Bloc-Notes virtuale su cui appuntare le cose interessanti, carine, speciali, scovate in rete. Questa è la “nuova” rubrica di ElectroMode che inizia con due progetti fuori dal comune.
Urban Simmetry. Perfetti, bellissimi, bizzarri. Sono i palazzi di Urban Simmetry, ipnotico lavoro del fotografo ungherese Zsolt Hlinka. Vagamente inquietanti per via dello sfondo monocromo, dell’assenza di persone e del fatto che ciò che vediamo non esiste o non esiste così.
Hlinka infatti è partito da reali edifici danubiani e tramite l’effetto specchio applicato alla loro sezione ha creato costruzioni impossibili e semifantastiche. Somigliano a modellini sbucati dalla stanza dei giochi di un romanzo mitteleuropeo primo 900 o da Grand Budapest Hotel. Come non amarli?
Sarah K. Benning. Fino a oggi ricamo e noia per me erano sinonimi. Poi mi sono imbattuta nei quadretti/telaio di Sarah K. Benning e sono rimasta della stessa idea, perché qui si tratta di una cosa completamente diversa. Sembra di guardare foto prese da riviste d’interni. Tra tappeti geometrici e mobili anni ‘50 a farla da padrone sono tripudi di piante ricamate in maniera non ortodossa.
L’approccio è quello di un’artista che però usa fili di seta al posto dei colori. I prezzi vanno dai 38 ai 300 euro per i soggetti più complessi. Vengono prodotti pochissimi pezzi alla volta, subito sold out. Se siete interessati, occorre tenere d’occhio gli aggiornamenti sull’account Instagram di Sarah.
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